In spiaggia con il cane? Molti Comuni sono "friendly" ma attenzione ai regolamenti

I suggerimenti dell'Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa)

In spiaggia con Fido? Anche se negli ultimi anni ci sono stati dei progressi, spesso le spiagge 'animal friendly' nascondono delle insidie. A suggerire come scoprirle l'Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa). "Nel nostro Paese - afferma - non c'è una normativa univoca che disciplini l'accesso dei cani in spiaggia". 

La materia è, infatti, lasciata alla gestione dei sindaci e delle Capitanerie di Porto che decidono in autonomia come regolarla. E anche se molti Comuni hanno finalmente iniziato a comprendere che il turismo con i pet è una risorsa preziosa per l'economia locale, "accade talvolta - sottolinea l'associazione animalista - che ordinanze all'apparenza permissive nascondano in realtà delle vere insidie". 

Di qui alcune raccomandazioni. Prima fra tutte quella d'informarsi bene prima di partire contattando gli uffici comunali e consultando direttamente il testo del provvedimento che disciplina l'accesso dei cani alle spiagge. Controllare sempre quale sia il tratto aperto ai cani consultando eventualmente le mappe online. Fare attenzione poi che la spiaggia non sia localizzata in una zona ad alto inquinamento vicino alla foce di un fiume o allo sbocco di un canale o all'interno di porti e porticcioli. Occhio anche a delle eventuali restrizioni orarie. Accertarsi che non sia richiesto il consenso degli altri bagnanti e, infine, nel caso si ritenessero le limitazioni assurde o immotivate "scrivere sulla pagina Facebook - conclude l'Enpa - dell'amministrazione comunale. Questa pubblicità negativa sarà uno stimolo per eliminare barriere insensate e fare del Comune una località realmente animal friendly".

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