Nuovo appello per una ciclabile da Trento a Sopramonte e Cadine attraverso il Bus de Vela

di Lorenzo Basso

Con la ripresa dell'attività all'aperto, nella Circoscrizione di Sopramonte si torna a parlare del collegamento ciclabile tra la città e la collina Ovest lungo il Bus de Vela, un progetto più volte portato all'attenzione dell'amministrazione comunale per chiudere il percorso ad anello tra la Valle dell'Adige e la Valle dei laghi. Il percorso, da tempo in fase di studio, seguirebbe il corso del torrente Vela, partendo dall'omonimo abitato di Trento, per poi innestarsi sul vecchio tracciato della strada provinciale e sbucare ai piedi del Forte di Cadine.

L'opera, secondo le intenzioni degli esponenti del sobborgo, permetterebbe non solo di migliorare i collegamenti all'interno del territorio cittadino, consentendo a molti pendolari di muoversi in sicurezza, ma favorirebbe anche il rilancio turistico del Trentino, valorizzando una zona poco frequentata ma di grande interesse ambientale.

«A seguito dell'emergenza Covid-19, che ha portato a rivalutare diverse esigenze, fra le quali quelle della mobilità, crediamo opportuno tornare a parlare del percorso ciclopedonale», ha spiegato al riguardo il presidente della Circoscrizione, Domenico Fadanelli. «Le nuove scelte di indirizzo - ha quindi aggiunto - si muovono verso condizioni di maggior sostenibilità, a fronte anche di politiche di incentivi verso mezzi quali la bici-elettrica. Considerata poi la necessità di offrire risposte ai turisti, indirizzandoli sempre più alla riscoperta degli ambienti naturali, riteniamo opportuno tornare a parlare dell'opera di collegamento sulla parte Ovest del Comune di Trento, che chiuderebbe soprattutto l'anello viabile ciclabile tra città di Trento, Valle dell'Adige, lago di Garda e Valle dei laghi».

Secondo uno studio preliminare eseguito qualche anno fa, il tracciato potrebbe risalire seguendo il torrente nel primo tratto, sotto il livello della carreggiata stradale esistente. Di seguito, il percorso dovrebbe portarsi ad un livello sopraelevato, costeggiando l'attuale arteria provinciale, fino ad imboccare il vecchio troncone - oggi in disuso - della strada per la Valle dei laghi, arrivando all'antico ingresso del Forte di Cadine. Così, si dovrebbe riuscire ad evitare un'eccessiva pendenza della pista, rendendola adatta ad essere attraversata da escursionisti e da ciclisti (non solo con la pedalata assistita).

A sostenere l'importanza del collegamento, anche un ragionamento avviato dalla Fondazione museo storico di Trento, per la valorizzazione del Forte di Cadine (recentemente ristrutturato). «Il tutto - conclude Fadanelli - potrebbe portare alla realizzazione di una sorta di ecomuseo, lungo il corso del Rio Vela. Nella parte alta, lungo il vecchio tratto di strada, si possono trovare spesso degli amanti dell'arrampicata, in quanto i fronti rocciosi si prestano molto bene a questo tipo di attività. Un elemento aggiuntivo che potrebbe contribuire a rendere l'offerta completa».

[Nella foto, ciclisti nelle gallerie del Bus de Vela, unica via disponibile per raggiungere Cadine e Sopramonte, senza salire fino a Candriai)

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