Panettone e pandoro dell'Alpino adotta un pino: la rinascita dopo Vaia

Grazie al ricavato dell’iniziativa «L’Alpino adotto un pino», promossa l’anno scorso dalla Sezione Ana di Trento, sono stari destinati fondi per la sistemazione del Parco faunistico di Caoria, nel Vanoi, per il tetto della chiesa di Santa Maria ad Nives a Sella Valsugana e per il rifacimento della chiesetta degli alpini a Valmaggiore, nel Comune di Predazzo, tragicamente devastati – come molti altri luoghi del Trentino – dalla furia di Vaia.

Oltre a contribuire alla riqualificazione della pineta ad Alberé di Tenna: un progetto promosso dagli Alpini e condiviso con Comune e Corpo forestale, che porterà alla realizzazione di un parco della memoria pensato per abbracciare, in forma universale, tutti i caduti trentini a causa delle due guerre mondiali.

Il ricavato destinato l’anno scorso alla causa circa 108 mila euro - andò a coprire solo una minima parte dei danni causati dalla tempesta Vaia.

Visti i tanti interventi che sono rimasti ancora da fare, la Sezione Ana di Trento non ci ha pensato due volte, e ha deciso di riproporre l’iniziativa. Aggiungendo al classico panettone natalizio, anche il pandoro. E se l’anno scorso i panettoni venduti furono 27mila, l’obiettivo di quest’anno è quello di aumentare le ordinazioni per riuscire ancora di più ad aiutare il territorio con il ricavato.

L’offerta minima per il panettone/pandoro è di 10 euro. Di cui - tolti i fondi destinati alla ricostruzione post tempesta Vaia - ulteriori 89 centesimi saranno devoluti per la costruzione della nuova ala del Centro disabili della scuola Nikolajewka di Brescia, altro grande progetto portato avanti dall’Ana.

C’è tempo fino a fine novembre per prenotare i panettoni. Per info e ordinazioni, rivolgersi alla sede di via Benassuti 1, a Trento. Tel. 0461.985246

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