Dalla Sat un nuovo "no" al raduno Jeep in Primiero

La Sat, come in altre occasioni, torna a ribadire la propria contrarietà alle manifestazioni motoristiche nelle località di montagna. È infatti notizia dei giorni scorsi che l’organizzazione dell’evento «Jeep Camp 2019» in programma a San Martino di Castrozza, che prevede una tre giorni di circolazioni su circuiti motoristici assegnati, stia chiedendo all’Apt locale l’individuazione di una trentina di percorsi da destinare al raduno.

Con una nota della presidente Anna Facchini, Sat rivendica una propria storia contrapposta a questo genere di attrazioni.

«Nel 2017 venne sottoscritto un documento - ricorda la presidente Facchini - dalla Sat insieme dai gruppi Cai di Veneto, Friuli Venezia Giulia, Alto Adige ed Alpenverein Sudtirol, definendo il raduno dei quad a Passo San Pellegrino, una ‘aggressione alla montagnà. Da allora, ma anche relativamente ad altri eventi motoristici organizzati negli anni precedenti, non abbiamo cambiato opinione e vorremmo invitare le comunità locali a riflettere prima di concedere il nulla osta a questi eventi».

«A fronte di un probabile migliaio di persone, su un totale di 600 jeep coinvolte, che si divertiranno - afferma Facchini - quanti saranno gli ospiti di S. Martino di Castrozza ad essere disturbati per un intero weekend da questo evento? Per non parlare del disturbo sugli eco sistemi alpini ed alla fauna selvatica! Ed ancora quale sarà l’eco di pubblicità negativa che verrà diffuso da coloro i quali non avranno gradito? I nostri ospiti non sono più gli stessi degli anni 80, la sensibilità ambientale ormai è molto alta, in tutti gli strati della popolazione italiana e soprattutto estera, si tratta di un dato rilevato a livello statistico che dovrebbe essere ben noto a chi si occupa di promozione e commercializzazione. L’auspicio dunque è che non si consideri soltanto il mero ritorno economico immediato dei tre giorni del raduno, ma che venga valutato l’impatto dell’evento nel suo complesso».

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