Anche gli studenti trentini in marcia per il clima

La voglia di far sentire la propria voce e di protestare contro l’inerzia della politica di fronte al cambiamento climatico è contagiosa. Le adolescenti Maja Brouwer, Greta Thunberg e Alexandria Villasenor stanno sfidando politica e organizzazioni internazionali preoccupate per le sorti del pianeta, ma soprattutto hanno svegliato le coscienze di milioni di giovani. Le manifestazioni degli studenti si sono moltiplicate in questi ultimi mesi e venerdì lo sciopero interesserà anche Trento.
L’appuntamento è alle 9 in via Verdi, da dove partirà il corteo che si snoderà in via Rosmini, Torre Vanga, per poi sfilare davanti al Castello del Buonconsiglio e approdare in piazza Duomo. Un appuntamento che un gruppo formato da una studenti delle superiori, universitari, giovani lavoratori e membri di varie associazioni stanno organizzando da settimane. Hanno annunciato la loro partecipazione anche i lavoratori Fenalt e il sindacato Sisa della scuola. Probabile però che nelle prossime ore ci saranno altre adesioni.

Venerdì scorso i promotori della manifestazione si sono incontrati in piazza Duomo per preparare il materiale in vista della manifestazione. Cartelloni e striscioni per sensibilizzare chi deve decidere, chi può e ha l’obbligo di garantire a tutti un futuro. «Dite di amare i vostri figli più di ogni cosa invece gli state rubando il futuro», è una delle frasi famose di Greta Thunberg che a soli 16 anni è protagonista del cambiamento. Una frase che ognuno dei manifestanti ha fatto propria.
«Quando abbiamo annunciato di voler aderire alla manifestazione abbiamo iniziato a ricevere moltissime mail e adesioni, soprattutto dai ragazzi che si sentono meno vincolati ad un’idea legata all’economia ma rispondono di più a quelle che sono delle necessità umane» - spiega Silvia Rigo, studentessa al secondo anno di Giurisprudenza che in questi giorni si occupa di tirare le fila di quella che si preannuncia una delle più grosse manifestazioni degli ultimi anni.

Per l’occasione è stata creata anche una pagina Facebook, Fridays For Future - Trento, costantemente aggiornata con foto e iniziative. «Chiediamo ai decisori politici di prendersi la responsabilità di risolvere la crisi climatica o di dimettersi. Ci avete deluso in passato e temiamo che continuerete a deluderci anche in futuro, abbiamo cominciato a muoverci e non ci fermeremo più», si legge in un documento di Fridays for future Italy.
In preparazione alla manifestazione è previsto un incontro per oggi alle 17 e 30 alla facoltà di Economia nel corso del quale sarà presentata la manifestazione, si parlerà del cambiamento climatico con Massimo Bernardi (paleontologo del Muse) e di come è possibile impegnarsi come studenti per un’università sostenibile.

In queste settimane un gruppo di sostenitori della manifestazione si sono incontrati per organizzare e per stilare il manifesto. Prima erano pochi e l’appuntamento era al Cafè de la Paix. Poi il numero è aumentato e così è stato necessario trovare uno spazio più grande, allo studentato Mayer. Nel manifesto ci sono le richieste che vengono avanzate dai giovani di tutto il mondo, declinate in base alle esigenze e caratteristiche del Trentino. Nell’elenco delle priorità l’alimentazione, i trasporti e l’energia. «Troppo poco spazio è lasciato alle energie rinnovabili, energie per le quali i governi e le istituzioni dovrebbero spendersi con maggiori incentivi e liberi da ingerenze economiche o elettorali», si legge. Ma anche. «Il settore dei trasporti utilizza più della metà dei carburanti derivati dal petrolio, emette nel suo complesso circa 1/3 dei gas serra prodotti e ha un ruolo primario nella produzione di polveri sottili concentrate nei centri urbani».  Tutte cose che i politici sanno bene ma che fino ad ora hanno preferito ignorare.


 

LA FENALT: SCIOPERO PER SOSTENERLI

La Fenalt si schiera al fianco del movimento che si batte per misure che evitino ulteriori danni all’ambiente e alle persone a causa delle modificazioni del clima. Il sindacato autonomo, guidato in Trentino da Maurizio Valentinotti, chiama a raccolta i propri iscritti ma anche quelli degli altri sindacati per sostenere con un atto concreto i ragazzi che questo venerdì scenderanno in piazza anche a Trento per manifestare contro il cambiamento climatico.

«Il 15 marzo anche in Italia gli studenti di diverse città manifesteranno per chiedere interventi drastici contro il cambiamento climatico. Ispirati dall’impegno e dalla determinazione di Greta Thunberg, la sedicenne svedese che ha parlato dal palco a Cop24 e a Davos in difesa del clima, centinaia di migliaia di studenti in tutto il mondo stanno dando vita a un movimento che ha deciso di far sentire la propria voce: i Fridays for Future» scrive la Fenalt.

«Intanto ogni venerdì studenti di varie città d’Italia scioperano dalla scuola per manifestare davanti ai palazzi istituzionali. L’intento di Fenalt è quello di legittimare l’astensione dal lavoro per far partecipare alla manifestazione tutti coloro che credono importante dare supporto a questa causa» sostiene il sindacato autonomo.

«Essere accanto ai giovani che con impegno si stanno battendo contro la politica della nostra generazione che rischia di lasciare loro in eredità un pianeta distrutto, è una battaglia che va oltre le sigle sindacali perché investe le ragioni stesse dell’umana sopravvivenza» dichiara per l’appunto Valentinotti, Segretario generale della Fenalt.
«Non possiamo lasciare che i giovani siano vittime della nostra miopia – continua il Segretario - e quindi ritengo importante appoggiare la loro iniziativa coraggiosa e vitale confidando in una mobilitazione sindacale il più ampia possibile».

L’auspicio della Fenalt è che l’iniziativa possa allargarsi anche alle altre sigle sindacali è condiviso da Silvia Rigo, coordinatrice trentina di Fridays for Future che nei giorni scorsi ha lanciato un appello con una lettera a tutti i sindacati trentini per sostenere la manifestazione anche con la partecipazione del mondo del lavoro. «Per questo Fenalt - soggetto attivo solo nel comparto del pubblico impiego - lancia la proposta di uno sciopero generale che grazie al supporto di Cgil, Cisl e Uil possa coinvolgere in Trentino anche il settore privato, a dimostrazione di come il sindacato, davanti alla sfida per la sopravvivenza globale, sia capace di ritrovare l’unità che deriva dalla difesa dei diritti fondamentali dell’essere umano» conclude il sindacato.

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