Capre sbranate a Masi di Cavalese L'esame del dna scagiona il lupo A uccidere gli animali sono stati dei cani

A uccidere le capre sono stati dei cani, due o forse più.

di Gigi Zoppello

L’attacco a «Malga Bassa» di Masi di Cavalese, il 27 maggio, aveva fatto scalpore: due capre morte e altri quattro animali feriti era stato  bilancio dell’attacco predatorio ai danni del gregge, in una struttura a poche centinaia di metri dalle case. Come scrivemmo allora «il principale indiziato quale autore dell’attacco è il lupo. Anche se, per averne la certezza, si dovranno attendere gli esiti degli esami sui campioni di dna raccolti dalla forestale durante i rilievi». E i risultati sono arrivati, scagionando il lupo.

A uccidere le capre sono stati dei cani, due o forse più.

Già dal primo momento alcune modalità consigliavano la cautela. Come aveva scritto l’Adige il giorno dopo «Le modalità con cui sono stati aggrediti gli animali, coincidono solo in parte al modus operandi classico della specie: solo una capra è stata azzannata alla gola, le altre riportano invece ferite che non sembrano riferibili al lupo “che solitamente non perde tempo a graffiare le sue prede”» aveva spiegato Luca Pedrotti del Servizio Foreste e Fauna della Provincia.

«Per sicurezza aspettiamo i risultati» aveva detto allora. Ed aveva ragione.

 

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