Due cucciolotti di volpe affidati in cura al Casteller

Sono già diventati le mascotte del Centro di recupero della fauna alpina di Casteller gestito dall’Associazione cacciatori trentini. Si tratta di due cuccioli di volpe, portati presso il centro di Trento sud dagli agenti della Forestale di Volano.

I due cuccioli, che si trovano al Casteller da un paio di settimane, vengono curati e svezzati, con l’obiettivo di essere rimessi in libertà e potere tornare nei boschi una volta che saranno autonomi. I due cuccioli, che hanno circa un mese e mezzo, potranno dunque tornare liberi la prossima primavera.

Si tratta dei primi «ospiti» del 2018, come conferma il guardiacaccia Fabio Cagol,  che si prende cura di loro. Ma purtroppo si può già immaginare che altri cuccioli - di volpe, ma anche di capriolo o di cervo - potranno raggiungere il Casteller, se resteranno senza le loro mamme, come è avvenuto per i due esemplari trovati sulla strada di Volano. Ma l’obiettivo, come detto, è fare in modo che anche i cuccioli rimasti senza mamma possano in futuro essere restituiti al loro habitat. «Anche per questo cerchiamo di manipolarli il meno possibile», evidenzia Cagol.

Se il Casteller rappresenta un importante «rifugio» per i cuccioli che restano soli, è bene ricordare che non sempre - quando si notano degli animali soli - significa che abbiano perso la loro mamma. «Potrebbe essere andata a caccia - evidenzia Cagol - Per questo è importante non prenderli in braccio, non portarseli a casa, prima di essere certi che siano soli».

L’odore dell’uomo, infatti, potrebbe indurre la mamma a lasciare poi i suoi cuccioli. Per questo è bene invece avvisare forestali, guardiacaccia o lo stesso Casteller che, solo dopo un appostamento sul posto, potranno verificare se i cuccioli abbiano perso la mamma o meno.

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