Alimentare, industria più attenta Il Trentino al terzo posto

Cresce l’attenzione delle aziende del settore alimentare sul tema della sicurezza e dell’igiene ambientale. Ed è il Lazio, con il 40% in più di interventi nel 2017, la regione «maglia rosa» in fatto di sicurezza e igiene ambientale nell’industria agroalimentare. A certificarlo è uno studio di Anticimex, azienda specializzata nel Pest Management e nei servizi di igiene ambientale.

La graduatoria, elaborata sulla base dei dati di InfoCamere-Movimprese e su dati interni, vede al secondo posto l’Umbria (+39%) e al terzo il Trentino Alto Adige (+21%).

A livello nazionale la crescita dei controlli per il monitoraggio dei roditori e la salvaguardia della salute dei consumatori, si legge nello studio, è aumentata del +11% rispetto all’anno precedente.

Nell’ambito della sicurezza alimentare crescono inoltre le richieste di intervento con l’impiego di nuove tecnologie che sono quasi raddoppiate rispetto al 2016: +99%.

Si precisa inoltre che nel 2017 le imprese attive nel comparto dell’industria alimentare sono 58.413 (+0,2% sul 2016 e +3,5% sul 2010) e incidono quasi il 12% sul totale industria.

A livello geografico sono concentrate prevalentemente in Sicilia con 7.447 imprese attive e in Campania con 7.130, regioni - si spiega - che hanno registrato anche il tasso più alto di crescita (+1,3%).

In classifica seguono la Lombardia con 5.892 (+0,2%), la Puglia con 4.832 (-0,6%) e l’Emilia Romagna con 4.665 (-1%). Tra le città più attive risultano Napoli (3.087), Roma (2.181), Bari (1.946), Salerno (1.786) e Milano (1.733).

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