Valsugana, treno e bici binomio vincente: è boom

di Elena Nicolussi Giacomaz

Il vagone dedicato alle biciclette è colmo. Mentre, poco distante, alcuni ciclisti ammirano il paesaggio seduti sui loro sedili, di ritorno dalla pedalata quotidiana oppure pronti ad avventurarsi per la prima volta lungo la pista ciclabile. Questa è una giornata come tante su uno dei treni della linea della Valsugana, crocevia ferroviario tra Trentino e Veneto, nonché snodo importante che attrae ogni giorno centinaia di sportivi.

La presenza della ciclabile della Valsugana, infatti, con le relative diramazioni lungo la valle, rappresenta un fiore all'occhiello per il turismo ed il servizio di trasporto bici che offre la linea ferroviaria è perfettamente in grado di sostenere gli utenti anche in queste attività «green», riportandoli comodamente a casa dopo una lunga pedalata. Si stima infatti che a partire da gennaio sino ad oggi, ben 133.691 ciclisti siano transitati sulla ciclabile presso il comune di Calceranica, mentre i passaggi registrati a Levico Terme e Tezze solo nel medesimo periodo sono stati rispettivamente pari a 120.657 e 75.229. Numeri importanti, che richiedono una gestione del servizio su rotaia a loro dedicato sempre più capillare e cadenzato e che non sembrano avere risentito dell'interruzione di alcune tratte.

La linea della Valsugana, a seguito dei lavori di elettrificazione, ha infatti ripreso la sua completa attività a partire dal primo agosto, riscontrando fin da subito una notevole affluenza. Trasportare la propria biciletta sul treno è pratico e veloce. Nei mesi estivi chi volesse utilizzare il servizio di trasporto biciclette dovrà dapprima munirsi dell'ordinario titolo di viaggio per poi, una volta salito sul treno, raggiungere la zona dedicata al trasporto dei velocipedi, solitamente ubicata in coda, dove potrà depositare il proprio mezzo sugli appositi ganci. L'integrazione del biglietto per le bici, questa è una delle particolarità da tenere a mente, potrà dunque essere acquistata solo a bordo, direttamente dal capotreno, al costo di 2 euro per spostamenti in Trentino e 3,50 euro oltre confine, con validità giornaliera.

Tra i passeggeri, già dalle prime ore del mattino il servizio risulta essere estremamente apprezzato, soprattutto da famiglie e sportivi. Ai numerosi utenti trentini, inoltre, vanno aggiunti i tanti turisti stranieri che hanno scelto la Valsugana come meta turistica, ma anche i vicini cittadini veneti che approfittano del treno per visitare il Trentino.

Sono tra questi Luciana Bastianello e Francesco Gallegato, in visita per la prima volta in Valsugana e residenti a Padova. «Volevamo percorrere questa bellissima ciclabile e abbiamo pensato di arrivare in treno fino a Caldonazzo, per poi riscendere in bici, - spiega Luciana - ci siamo trovati molto bene sul treno: è comodo, c'è moltissimo spazio per le biciclette rispetto agli altri treni ed il personale è gentile e cortese. Abbiamo fatto il biglietto bici a bordo ed è stato molto pratico, forse sarebbe interessante ampliare il servizio anche a tutto maggio e settembre ma ogni cosa funziona bene comunque. Abbiamo percorso anche la Dobbiaco-Lienz e ci è capitato spesso di non trovare posto sul treno o di vedere bici tra i sedili. Siamo molto colpiti dagli spazi dedicati al servizio».

È in gita con il figlio Carlo Andreaggi, partito da San Nazzario e di ritorno verso Caldonazzo dopo aver pedalato lungo le sponde del Brenta. «Usufruiamo spesso del servizio e di solito utilizziamo il treno per il rientro a casa. Ho fatto il nostro biglietto online e abbiamo pagato i 7 euro per le bici al capotreno, nulla da eccepire: la pulizia, gli orari, la comodità, tutto è andato bene».

Viaggia con la famiglia Lorenza Merzi: «Siamo stati ancora tutti insieme in bicicletta fino a Bassano, lungo la ciclabile, per poi ritornare in treno. Le fasce orarie sono comode, così come i posti dedicati alle biciclette. Il personale poi è molto gentile e disponibile».
Va riscontrato infatti che il personale è prodigo nell'offrire assistenza ai ciclisti, aiutandoli negli spostamenti e fornendo l'assistenza necessaria a chi non riesce a sollevare la bici o alle famiglie con molti bambini al seguito.
Un'altra estate sta dunque per volgere al termine ma, a partire dal mese di settembre, i ciclisti potranno comunque usufruire del servizio di trasporto bici sulla linea della Valsugana, che disporrà di sei posti per ogni corsa e dovrà essere prenotato entro le 16 del giorno precedente presso la segreteria di Trentino Trasporti al 0461.821000.


«Gli esiti dei lavori sono confortanti. Si è proceduto al rifacimento di tutto il binario, ossia della massicciata, delle travesine e del binario stesso, al quale è stato applicato un grado di durezza del metallo più elevato, così rendendolo meno soggetto a deformazione. Tutto ciò ha avuto un diretta incidenza sia sulla sicurezza sia sul comfort, nonché nell'abbassamento del livello di rumorosità, come hanno potuto appurare gli ospiti dei campeggi in questi ultimi giorni estivi». Questo il commento di Roberto Andreatta, Dirigente del Servizio Trasporti Pubblici della Provincia Autonoma di Trento, sui recenti lavori completati sulla linea ferroviaria della Valsugana, riaperta integralmente al traffico su rotaia già a parte dal primo agosto scorso.
Numerosi infatti i benefici dell'elettrificazione della linea, tra cui, in primis, una miglior integrazione della tratta della Valsugana con le altre corse trentine. «Il bacino ferroviario regionale -spiega Andreatta - prevede un cadenzamento comune con la provincia di Bolzano e può contare su un parco rotabile di circa 30 treni, che a breve saranno in esercizio anche sulla linea della Venosta, di cui si procederà ad elettrificazione nel prossimo futuro. I numeri registrano annualmente 8 milioni di treni/km, di cui ben 6 milioni con materiale elettrico su infrastruttura a scartamento ordinario elettrificata. In tale contesto, qualora la linea ferroviaria della Valsugana non fosse stata anch'essa elettrificata ? chiosa il Dirigente ? non avrebbe potuto beneficiare delle economie di scala (organizzative e dei materiali) di tutto il resto della rete. Ancora, senza i lavori non si sarebbero potuti predisporre modelli di esercizio integrati che vedano, per esempio, corse ferroviarie da Monaco a Innsbruck o Bolzano e Trento sino a Venezia, proprio via Valsugana».
Significativa anche la riduzione dei costi del gasolio conseguente all'elettrificazione. «Si stima - conclude Andreatta - che la spesa annua per il gasolio si aggiri su poco meno di 2 milioni di euro annui, quando invece la spesa annua per la trazione elettrica della Ferrovia Trento Malè (che effettua circa 1 mln di treni/km anno, a fronte di 1,2 milioni di treni km della Valsugana) si attesta su circa 500.000 Euro. L'elettrificazione della Valsugana avrà dunque, accanto agli evidenti benefici ambientali legati al venir meno della trazione diesel, anche rilevanti ricadute economiche, in termini di effettivo risparmio. Anche le emissioni di CO2 verranno completamente abbattute con l'elettrificazione della linea».
Il tutto andrà quindi a beneficio dei 5.598 passeggeri che, in media, ogni giorno viaggiano lungo la tratta Trento - Bassano del Grappa, per una base annua di 1.600.000 passeggeri l'anno.

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