L'orso attacca sei pecore Razzia in Valle dei Laghi

È arrivato in piena notte e non ha fatto sconti: sei pecore sgozzate, un’altra ferita insieme ad una capretta e mezzo gregge dell’azienda agricola andato in malora. Brutta e amara sorpresa ieri mattina per i proprietari degli animali.

L’orso, perché di questo si tratta, ha colpito l’altra notte sopra l’abitato di Brusino (Valle dei Laghi) nell’azienda agricola biodinamica del giovane ventiduenne Alessandro Comai che gestisce assiema papà Gianni.

Il plantigrado ha divelto il recinto elettrico allestito secondo quanto prescrive il regolamento emanato dalla Provincia e ha compiuto la strage, probailmente molto affamato dopo il letargo invernale. Otti capi sono riusciti a mettersi in salvo. Alla fine della scorpacciata ha lasciato sul terreno le carcasse delle pecore.

I titolari avevano realizzato il recinto proprio perché sapevano che l’orso si aggirava nei pressi della loro azienda in un luogo, le pendici del Monte Bondone, particolarmente conosciuto per la presenza di più esemplari di orso.

Sul posto ieri mattina il Corpo forestale e il Servizio veterinario per verbalizzare quanto accaduto. Il titolare dell’azienda avrà diritto ad un risarcimento da parte della Provincia ma che non copre nemmeno il costo degli animali uccisi.

«Siamo davvero arrabbiati - ha detto un amareggiato Gianni Comai - perché ormai non sappiamo più come difenderci. Il recinto era pronto proprio per evitare che succedessero cose del genere ma non è servito nemmeno quello. Non è tanto il danno materiale quanto vedere andare in fumo tanti mesi di lavoro e vivere in una situazione di incertezza».

La zona alle pendici del Monte Bondone è un luogo adatto agli orsi che ci vivono stabilimente. Proprio la scorsa settimana un esemplare maschio dal peso di un quintale e mezzo è stato catturato nella notte tra 4 e il 5 aprile, narcotizzato e quindi dotato di radiocollare dal Servizio provinciale. La cattura è avvenuta tra l’abitato di Lasino e il Bondone. Non si ha ancora la certezza che sia lo stesso orso che ha assalito l’azienda Comai.

Altri esemplari furono catturati nello scorso settembre: il primo nei boschi di Lasino e poco prima a Garniga Terme. Entrambi gli esemplari sono stati dotati radiocollare come dal progetto finanziato dalla Commissione europea per la gestione e conservazione dell’orso bruno.

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