M49, il riscatto di Romano Masè che rivendica il merito della ricattura «Dimostrazione di tenacia dei forestali»

«E' la dimostrazione della determinazione e della tenacia del Corpo forestale». Il dirigente Romano Masè, fino al primo ottobre ancora alla guida del Dipartimento foreste e fauna e del Corpo forestale della Provincia, rivendica il successo della ricattura dell'orso M49, altrimenti noto come Papillon.

C'è ancora Masè infatti oggi al fianco del governatore trentino Maurizio Fugatti nella conferenza stampa relativa alla ricattura di M49, che è stato riportato per la terza volta nel recinto del Casteller sopra Trento. Il presidente della Provincia ha espresso soddisfazione per la cattura soprattutto per ridare tranquillità agli allevatori, che nelle ultime settimane si erano lamentati per le ripetute predazioni e avevano protestato duramente riportando il bestiame a valle.

«M49 al momento si trova al Casteller. Ho informato il ministro Costa, nei prossimi giorni ci saranno interlocuzioni. Per noi la cattura pone fine alla fuga dell’orso» ha detto Fugatti nella conferenza stampa in cui ha precisato che nelle ultime settimane M49 si era reso responsabile di una serie di attacchi ad animali d’allevamento muovendosi tra Lagorai, Tesino e Bassa Valsugana.

«Se dal ministro arriveranno proposte per trasferire uno o più esemplari le valuteremo, ma al momento abbiamo comunque bisogno di organizzarci per avere più spazi. Se dovesse essere presa JJ4 troveremo il modo di inserire anche lei al Casteller», ha aggiunto Fugatti.

Nel video (sotto) Masè, che dopo la seconda fuga di M49 dal Casteller aveva presentato la lettera di dimissioni, rivendica non solo il successo della cattura di M49, che aveva perso il radiocollare, ma anche di JJ4, radiocollarata e rilasciata, e dell'orso che ha aggredito il carabiniere ad Andalo in agosto.

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