Covid e scuola: come ha agito la Provincia? Il questionario della Consulta genitori infastidisce Fugatti che ne chiede il ritiro

di Denise Rocca

La Provincia ha chiesto ufficialmente lo stop al questionario divulgato dalla Consulta dei genitori sui propri canali nel quale si chiede una valutazione dell'operato del presidente della Fugatti, dell'assessorato alla scuola e del dipartimento della conoscenza, sulla gestione della pandemia in relazione alla scuola e sulle azioni per la ripresa delle lezioni.

Il presidente della Consulta, Maurizio Freschi, ha infatti ricevuto ieri la comunicazione da parte della segreteria della Provincia. Comunicazione che mette in discussione la legittimità del questionario e invita a non a divulgarlo o comunque a non renderne noti i risultati come valida espressione della consultazione dei genitori o degli studenti. Le ragioni portate dalla segreteria provinciale per richiedere lo stop del questionario e la mancata diffusione dei risultati sono diverse: guardano al mancato rispetto dei requisiti formali nel proporre un sondaggio, mettono in dubbio che sia effettivamente coerente con il ruolo della Consulta il fatto di proporre un questionario nel quale si chiede una valutazione su organi specifici della Provincia e mettono in dubbio la legittimità del processo decisionale con cui la Consulta è arrivata a proporre il questionario.

Freschi, che sta preparando una risposta alle obiezioni sollevate, a caldo dichiara: «Ritengo che la richiesta si configuri come una limitazione all'operatività e alla libertà della Consulta, palesando un tentativo di censurare risultati che evidenzierebbero la percezione da parte dell'utenza di importanti criticità nella gestione del sistema scolastico trentino». E prosegue: «Per svolgere il compito propositivo che la Consulta ha, si rende necessario raccogliere informazioni sul percepito dell'utenza: ecco il senso del questionario, funzionale alla raccolta di elementi utili allo svolgimento dei compiti istituzionalmente in capo alla Consulta stessa. La valutazione sulla qualità dell'azione politica e amministrativa percepita dagli utenti risulta infatti finalizzata ad informare gli organi politici e tecnici sull'efficacia comunicativa di quanto attuato da marzo ad oggi e a trasmettere una proposta di comunicazione più coerente e chiara all'utenza. In merito alle critiche sulla validità del questionario, sottolineo che la compilazione avviene con le stesse modalità ed eventuali "rischi" del precedente questionario, promosso con il sostegno dell'assessore, e del questionario divulgato dell'Agenzia della Famiglia».

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