Dalle Fiamme Gialle a Trentino Trasporti Fugatti sceglie l'ex capitano Salvatore Villotti guiderà Patrimonio del Trentino

di Angelo Conte

Diego Salvatore (nella foto del riquadro), ex capitano della Guardia di Finanza e oggi avvocato tributarista dello studio legale Ioos in cui lavora anche Andrea Girardi, è il nome nuovo tra quelli indicati dalla giunta provinciale nell’ambito del rinnovo dei vertici di alcune delle società partecipate.

In particolare, andrà al posto di Monica Baggia, una volta che l’iter sarà perfezionato (manca ancora il passaggio in commissione consiliare e poi quello in assemblea), Salvatore, classe 1963, nato a Rovigo, da padre abruzzese e madre veneta, in Trentino dal 1989, diventerà il nuovo presidente di Trentino Trasporti.Ai tempi del suo ruolo in Guardia di Finanza, aveva collaborato con Pasquale Profiti per le inchieste della Tangentopoli trentina.

Al vertice di Patrimonio del Tentino, la giunta ha scelto Andrea Maria Villotti (nella foto sotto), economista, oggi capo di gabinetto di Maurizio Fugatti in Regione.

Come lui stesso spiega, una volta esauriti alcuni progetti avviati, Villotti lascerà il ruolo in Regione. Villotti prende il posto dell’architetto Mario Agostini. Per Trentino Riscossioni (la cui assemblea è prevista l’11 giugno) al posto del presidente Maurizio Postal (in uscita perché arrivato al limite dei mandati possibili) è stato indicato Mauro Caldini (nella foto sotto), oggi presidente del collegio sindacale e socio nello studio di commercialista con il senatore di Fratelli d’Italia Andrea de Bertoldi.

La Provincia intende poi indicare come componenti del consiglio di amministrazione Amedeo Moratelli, Sara Morolli (avvocato) e Claudio Perotti (per 35 anni funzionario di banca e si occupava di riscossione tributi per gli enti locali). In sostituzione di Caldini, in qualità di presidente del Collegio sindacale viene proposta la commercialista Raffaella Ferrai.

Per Trentino School of Management la giunta ha scelto come consigliere Nicoletta Suppa, avvocato, classe 1981, prima nel consiglio di amministrazione di Patrimonio del Trentino.

Per la presidenza di (Tsm), la scelta andrà su Roberto Bertolini, vicesindaco di Borgo Lares, giornalista, noto anche per la sua attività in passato nel settore della comunicazione turistica lavorando nell’ufficio stampa di Trentino Marketing. Dal 2006 libero professionista nell’ambito della comunicazione e da un paio di anni lavora per la Gpi del presidente di Confindustria Fausto Manzana come dipendente occupandosi delle relazioni industriali di Gpi in tutta Italia. Bertolini si era autocandidato e la giunta lo sceglierà come presidente su indicazione di Mattia Gottardi.

Bertolini prenderà il posto dell’avvocato Sabina Zullo.
Per quanto riguarda Trentino Sviluppo la giunta ha ritenuto di confermare nella carica di presidente Sergio Anzelini sino alla scadenza naturale del cda (dicembre 2020).

Ecco tutte le nomine società per società che ora saranno trasmesse al Consiglio provinciale per l’acquisizione del parere obbligatorio, in aggiunta ai nominativi già autocandidati alla carica, come prevede la normativa: in Trentino Trasporti oltre a Salvatore è stato indicato Stefano Dorigotti (avvocato dello studio Toniolatti), in Patrimonio del Trentino Barbara Balsamo (avvocato, di Autonomisti Popolari), Andrea Merler (avvocato e capogruppo in consiglio comunale della Civica Trentina, proposto da Mirko Bisesti in quota tecnica), Michela Noletti (sindaco di Rumo, indicata da Mattia Gottardi), Cesare Scotoni (ingegnere), oltre a Villotti.

Sembra sfumata la nomina di Carola Gioseffi, sindaca di Pieve Tesino. Per lei era stato ipotizzato un posto in consiglio di amministrazione di Trentino Trasporti, ma rimaneva da risolvere la questione dell’incompatibilità in quanto nella segreteria di Fugatti in Provincia. «La Gioseffi non c’era e non ci sarà» spiega Fugatti spiegando che la nomina non è mai stata prospettata da lui.

Sulle scelte fatte, Fugatti evidenzia che «anche quella di Salvatore è di tipo tecnico, come tante ne abbiamo fatte finora, in questo anno e mezzo come alla Mach o anche all’A22» afferma Fugatti che non nasconde che alcune scelte sono state invece di natura più politica.
Sulla procedura intanto arriva l’altolà del Pd. Che ritiene che la giunta abbia violato la normativa sulle nomine e chiede al presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder di intervenire per farla rispettare.

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