Baracetti candidato sindaco si presenta con il centrodestra "Vogliamo il vero cambiamento"

di Nicola Marchesoni

 

Ecologica, internazionale, moderna. Accogliente, amica delle imprese e di chi fa ricerca. Capace di attrarre investitori e in grado di dare risposte rapide alle richieste dei cittadini. 

È la Trento che sogna Alessandro Baracetti. Il candidato sindaco del centrodestra, presentato sabato mattina in piazza Duomo, durante il suo intervento - nel quale non ha anticipato nulla del suo programma elettorale («ci sarà tempo») - ha promesso soprattutto una città più sicura.
«Risolveremo questo problema - ha dichiarato l’avvocato giuslavorista - presidiando meglio il territorio, facendo un maggior ricorso alla tecnologia e trovando nuove forme di collaborazione con la Provincia e le forze dell’ordine. L’amministrazione uscente ha fallito, Ianeselli ne prenda atto». È poi tornato a rispondere a chi lo accusa di essere uno sconosciuto: «Avranno modo di cambiare idea. Io sono moderato ma fermo, quando mordo l’osso non lo mollo più».

Seduti accanto a lui c’erano i rappresentanti delle liste che lo sostengono e che a turno hanno preso la parola. Assenti quelli di Progetto Trentino, partito che a meno di clamorosi ripensamenti non farà parte della coalizione.
Mattia Gottardi (La Civica), uno di quelli che ha fortemente insistito sulla carta Baracetti, ha spiegato come sia per lui importante rompere con il passato: «Vogliamo andare alla guida di una città che è governata dalla stessa maggioranza non da cinque anni ma da 50. Trento è spenta, bisogna ridarle entusiasmo. Siamo noi il nuovo, lo dimostra il fatto che abbiamo deciso di presentare il candidato sindaco in piazza. Lontano dai salotti che troppo spesso si trasformano in luoghi di potere, aperti a pochi».

Il leghista Mirko Bisesti (vedi intervista accanto, ndr) ha ribadito che quella di Baracetti è stata una decisione non improvvisata: «Chi lo pensa, continui a farlo. Il discorso con Baracetti è partito prima di Natale».
Barbara Balsamo, nuova responsabile degli Autonomisti popolari, ha fatto sapere di essere già concentrata sulla campagna elettorale: «Ci siamo già incontrati con Baracetti per il programma. Vogliamo un cambiamento radicale per la nostra città e ciò lo avremo solo se riusciremo a conquistare la gente con le idee e la concretezza».
Per aizzare la folla il senatore Andrea de Bertoldi (FdI) ha messo nel suo mirino Franco Ianeselli: «Da una parte ci siamo noi, dall’altra il rappresentante di quella Cgil che vuole penalizzare gli artigiani e le partite Iva perché, a suo avviso, hanno troppi vantaggi e alimentare la lotta di classe. I trentini hanno l’occasione giusta per far rinascere il capoluogo».
Secca Francesca Gerosa, pure lei di Fratelli d’Italia: «I personalismi non portano a nulla e il mio partito proprio per questo ha fatto un passo indietro e ha deciso di sostenere un candidato non identificabile con nessuna forza politica».

Per Forza Italia ha parlato la vicecoordinatrice regionale Gabriella Maffioletti: «Il centrodestra è quello che vedete qui in piazza oggi. Le liste civette e le proposte dell’ultimo minuto che stanno nascendo non hanno nulla a che vedere con noi».
Uno dei più applauditi dalla gente presente alla conferenza stampa svoltasi nel cuore cittadino è stato Claudio Cia (Agire): «Nessuno di noi ha mai lavorato per spaccare lo schieramento che appoggia Baracetti. Adesso bisogna battere il territorio in maniera sistematica e spiegare ai cittadini come intendiamo operare nei vari settori».
Al tavolo era seduta anche la deputata leghista e consigliera comunale della Lega Martina Loss: «Ho combattuto negli ultimi cinque anni per contrastare un declino che sembra inarrestabile della città. Una delle priorità è la riqualificazione dei quartieri abbandonati».

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