Segretari comunali: li sceglie il sindaco Blitz della Lega

di Nicola Marchesoni

Segretari comunali, rivoluzione in vista. Dal prossimo anno li sceglieranno direttamente i sindaci trentini. Con un emendamento “notturno” la maggioranza leghista della Provincia di Trento ha revisionato la legge sui segretari comunali dei Comuni trentini.

Il loro incarico, di durata quinquennale, potrà essere revocato quando riceverà dai rispettivi enti locali una valutazione negativa dei risultati per tre anni consecutivi. Oppure dai consigli comunali su proposta del primo cittadino per gravi violazioni dei propri doveri. La figura del segretario comunale a tempo indeterminato è destinata a sparire: quelli attuali non “rischiano” nulla e resteranno al loro posto, i nuovi assunti avranno invece contratti a scadenza. Come i manager pubblici e privati. La Lega e il centrodestra italiano esultano. E considerano l’approvazione del loro emendamento “notturno”, depositato a discussione del bilancio regionale già in corso e votato anche dalla Svp, un regalo agli amministratori locali. «Il tema era da parecchio al centro della discussione politica» ha detto Maurizio Fugatti. E ha aggiunto: «Ora i sindaci potranno contare su figure di qualità e in grado di supportarli al meglio nella loro azione amministrativa».

Pd furente: «Ennesimo esempio di disprezzo delle istituzioni da parte del Carroccio». Il dem Giorgio Tonini punta il dito contro il centrodestra: «Sulla legge sui segretari comunali dei Comuni trentini la maggioranza leghista della Provincia di Trento ha completamente sorpassato il Consiglio delle Autonomie locali. Anche questa volta, con un’arroganza mai vista prima, hanno deciso loro».

Dopo la lettura del testo dell’emendamento in questione, Michele Dallapiccola (Patt) si è chiesto a voce alta «qual è il senso delle Commissioni se proposte normative così importanti arrivano in manovra di bilancio?». Sconcertato Ugo Rossi che aveva presentato in aprile un apposito disegno di legge: «Dopo essermi confrontato con il Cal e i sindacati, L’ho ritirato per permettere alla Giunta regionale di elaborare una legge. E oggi mi ritrovo di fronte a questa iniziativa che riguarda solo in Trentino». Alessia Ambrosi (Lega), prima firmataria dell’emendamento sui segretari comunali, non si pente di nulla. Anzi: «Per un detto che sostiene per fare le cose bisogna rivolgersi alle donne. Anche stavolta è andata così». Soddisfatto Walter Kaswalder (Autonomisti Popolari - Fassa): «Bisogna avere professionisti di qualità. Credo che sia giusto che vi sia un ricambio. Sappiamo che molti comuni sono immobilizzati anche per la questione dei segretari comunali. Con questa legge si risolve un problema». Anche L’assessore regionale Claudio Cia ha espresso parere positivo all’emendamento: «Qualcuno ci ha accusa che il nostro modo di rappresentare qui la politica equivale a smontare la Regione. Mi preoccupa che questo venga detto da chi faceva parte del Consiglio provinciale e regionale precedente».

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