Protezione civile, torna De Col Mobilità a Roberto Andreatta

di Domenico Sartori

Il governatore Maurizio Fugatti fa capire, per prima cosa, che la “rivoluzione” del vertice dirigenziale della Provincia, atto secondo, avverrà a breve: «Vogliamo renderla operativa dal primo gennaio» dice. E, secondo aspetto, spiega che il dirigente generale Paolo Nicoletti non si tocca. Fugatti lo dice per smorzare le voci, mai venute nelle fibrillazioni dentro il “palazzo” di piazza Dante, secondo cui una parte della Lega Salvini Trentino vorrebbe fosse sacrificato il dirigente che fu messo alla guida della “macchina” Provincia nel dicembre 2013 dalla giunta presieduta da Ugo Rossi. «Non ci sono i duri e puri della Lega, come si va dicendo» puntualizza Fugatti.

C’è però un dato inconfutabile. Fugatti, nel dicembre 2018, da poco insediato in piazza Dante, nel pieno dell’emergenza Vaia e privo di esperienza di governo, fece la scelta più di buon senso: garantire continuità nella gestione del sistema Provincia, confermando Nicoletti direttore generale. È la ragione per cui la prima riorganizzazione porta soprattutto la “firma” del dirigente generale. Adesso, dopo un anno, ecco la seconda fase, in cui la giunta, con le nuove nomine, mette a frutto l’esperienza di governo.

Come anticipato da l’Adige (17 novembre), la ragione della nuova riorganizzazione è dovuta all’uscita, per pensionamento, di tre dirigenti: Fabio Scalet, già al vertice del dipartimento affari istituzionali, oggi presidente della Commissione dei dodici, l’ingegner Gianfranco Cesarini Sforza, a capo della protezione civile, e Claudio Moser, da una decina anni alla guida del dipartimento sviluppo economico, ricerca e lavoro.

Dalla giunta nessuna anticipazione sulla ridefinizione dell’assetto apicale, se non che la riorganizzazione sarà deliberata entro Natale. Per l’ingegner Raffaele De Col, super tecnico di fiducia di Fugatti, si profila un ritorno alla guida della protezione civile, dipartimento che ha diretto dal 2009 al 2013. De Col, che Fugatti ha piazzato anche nel cda di Autobrennero e nel Comitato di sorveglianza della società Bbt - Galleria di base del Brennero, oggi dirige l’Umst (Unità di missione strategica) “Grandi opere e ricostruzione” (per il dopo Vaia). C’è da capire a cosa dovrà rinunciare con il passaggio alla protezione civile. Anche perché è ipotizzata la costituzione di una Unità di missione strategica per la mobilità, da affidare a Roberto Andreatta, oggi dirigente del servizio trasporti pubblici.

Da tempo, sia Fugatti, sia l’assessore Mario Tonina parlando del nuovo Pup, indicano il tema mobilità come strategico. Sia per i collegamenti con le valli (gli investimenti sul cadenzamento dei bus), sia, politicamente, per dimostrare che non solo di Valdastico, cemento e asfalto si occupa la giunta. E, poi, ci sono da realizzare e gestire i progetti e gli studi di fattibilità annunciati: elettrificazione ferrovia Valsugana, binari tra Rovereto e il lago di Garda, ferrovia dell’Avisio... Al posto di Moser, dovrebbe arrivare Laura Pedron, che Fugatti aveva messo alla guida dell’Agenzia del lavoro, la cui direzione dovrebbe invece essere affidata a Michele Michelini, oggi dirigente del servizio Europa.

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