La Tav spacca il governo Bocciato il "no" del M5S Il Pd: «Conte vada al Colle»

La Tav spacca il governo: le mozioni sulla Torino-Lione sono arrivate stamattina al voto del Senato e si è materializzata la rottura.

Bocciata la mozione dei Cinquestelle contro la Tav, passano tutte le altre mozioni a favore dell’opera: il Senato ha approvato quella del Pd con 180 sì, 109 contrari e un astenuto.

La mozione Bonino ha ottenuto 181 sì, 107 no e un astenuto.

Quella di Fratelli d’Italia è passata con 181 sì, 109 no e un astenuto.

Infine quella di Forza Italia ha preso un voto in più ottenendo 182 voti favorevoli, 109 no e 2 astenuti. Il ministro Toninelli ha dichiarato: «Ho votato No, avanti sereno».

La mozione del M5s contraria alla Tav è stata bocciata dal Senato con 181 no, mentre i voti favorevoli sono stati 110.

Nel momento in cui la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, dà la parola al governo per esprimere i pareri sulle mozioni sull’Alta velocità Torino-Lione, prima di passare alle dichiarazioni di voto, per primo interviene Massimo Garavaglia, leghista e viceministro al ministero dell’Economia, che dà parere favorevole alle mozioni che dicono sì alla Tav, mentre il sottosegretario Vincenzo Santangelo (M5s) si rimette all’Aula.
«La mia - precisa Garavaglia - è una replica in cui ho dato il parere del governo dalla parte nostra».

«La seduta del Senato ha dimostrato in maniera assolutamente evidente che il governo non ha più una maggioranza - ha scritto dopo il voto in una nota il segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti -. Il presidente Conte si rechi immediatamente al Quirinale dal presidente Mattarella per riferire della situazione di crisi che si è creata. L’Italia ha bisogno di lavoro, sviluppo, investimenti e ha bisogno di un governo che si dedichi a questo e non ai giochi estivi di Salvini e Di Maio contro gli italiani».

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