Nell'anniversario di Stava la giunta provinciale a Tesero presenta la Carta geologica

Nell’anniversario della catastrofe di Stava, che il 19 luglio del 1985 provocò la morte di 268 persone per il crollo dei bacini di decantazione della miniera di Prestavel, la Giunta provinciale di Trento, guidata da Maurizio Fugatti, ha tenuto a Tesero la sua tradizionale riunione settimanale.

Un segno di vicinanza all’insegna del ricordo ma anche della solidarietà attiva, apertosi con il benvenuto del sindaco di Tesero Elena Ceschini. «È un onore per noi ospitare la Giunta in questa giornata molto sentita dalla nostra comunità - ha detto il sindaco - purtroppo dopo l’evento di 34 anni fa altre tragedie simili si sono succedute nel mondo. Per questo è più che mai necessario preservare il valore di monito di quanto accaduto nella nostra valle». «Il tema della sicurezza ambientale - ha detto Fugatti - continua ad essere per noi determinante. Non a caso la Giunta ha assunto anche oggi delle decisioni in materia, nella convinzione che le risorse investite in quest’ambito non sono mai abbastanza, nonostante gli sforzi fatti dal Trentino in questi anni».

Dopo la riunione, la Giunta ha visitato il centro di documentazione val di Stava della Fondazione Stava 1985.

«A 34 anni dalla tragedia di Stava prosegue l’impegno della Provincia per rendere più sicuro il nostro territorio, in particolar modo dai rischi idrogeologici, di cui il Trentino ha assunto consapevolezza proprio in conseguenza dei tragici fatti del 1985. Da allora tutto è cambiato, soprattutto per quanto riguarda la conoscenza dei rischi ed il rapporto fra questi e la programmazione urbanistica» ha dichiarato il vicepresidente e assessore all’urbanistica e ambiente della Provincia di Trento, Mario Tonina, presentando l’aggiornamento delle «Carte di pericolosità», che contengono tutte le informazioni relative ai pericoli connessi a fenomeni idrogeologici, valanghivi, alluvionali, sismici o di altra natura relativi al Trentino. 

«Il lavoro che ha portato alla proposta delle carte di pericolosità nasce quindi dalla capacità del Trentino di imparare dalla sua storia; dalla tragedia di Stava è nata l’ulteriore consapevolezza che conoscere il nostro territorio e le sue fragilità sia un elemento fondamentale per la tutela della sicurezza dei nostri cittadini. Sulla base delle carte della pericolosità, a completamento di un lungo processo di approfondimento ed elaborazione rispetto ai temi dell’assetto idrogeologico del territorio, è stata elaborata la “Carta di sintesi della pericolosità”, disciplinata dalle norme del Pup, per governare le trasformazione urbanistiche ed edilizie del territorio provinciale nell’ottica della sicurezza idrogeologica.

La nuova Carta comprende l’aggiornamento relativo ai territori dei comuni di Trento, Caldonazzo, Aldeno, Cimone, Garniga Terme, nonchè dei comuni compresi nella Comunità di Valle Rotaliana-Koenigsberg.

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