A22, ultimatum di Toninelli: accettare entro il 10 aprile o si va alla gara europea

Il Ministro delle Infrastrutture Toninelli non ci sta, e lancia l’ultimatum ad Autobrennero: o accetta la proposta goervantiva sulla concessione (che comporta un notevole ridimensionamento degli utili agli enti locali), o si va alla gara d’appalto. E la data per decidere è vicinissima: entro il 10 aprile.

«L’accordo fin qui maturato con gli enti territoriali in merito all’affidamento in house della concessione della A22 è, per il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, non più trattabile, in considerazione del termine del 19 aprile fissato dall’Europa per trovare una soluzione e in considerazione di negoziati che si protraggono dal luglio scorso» afferma una nota del Dicastero.

«Per questo al Cipe è stato chiesto di prendere atto dei contenuti dell’Accordo di cooperazione, così come trasmesso dal Mit alla Regione Trentino-Alto Adige il 3 aprile, e di acquisire entro il 10 una pronuncia definitiva da parte degli enti territoriali coinvolti sulla condivisione dell’accordo e del nuovo Pef. Il Mit - prosegue la nota - continua ad auspicare di ricevere dalla Regione una risposta definitivamente positiva entro tale termine, così da approvare il progetto di una concessione in house al 100% entro il 19 aprile», altrimenti, è la minaccia, «non rimarrebbe che avviare le procedure di gara».

Proprio quel giorno, il 10 aprile, è convocato un incontro tra i 16 soci pubblici di Autobrennero per valutare lo schema di accordo inviato dal ministero. Due i motivi di frizione: la futura governance e le opere pubbliche sul territorio. Autobrennero era pronta a finanziare investimenti per oltre un miliardo e 100 milioni, dall'interporto di Isola della Scala agli interventi attesi sulla viabilità in Trentino Alto Adige. Per il ministro Toninelli invece la nuova concessionaria dovrebbe occuparsi solo di autostrada, di A22. Niente opere accessorie sul territorio. Il 10 aprile la decisione degli enti pubblici. "Con gli aut aut non si costruiscono le intese", commenta il presidente di Autobrennero Luigi Olivieri.

Nonostante le posizioni molto distanti tra Trento e Roma il presidente della Provincia Maurizio Fugatti dispensa cauto ottimismo: "L'auspicio è di trovare presto una soluzione. Continueremo a dialogare".

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