Tensione nella Lega: Fugatti stoppa la candidatura di Divina

di Andrea Bergamo

«Sono amico di Savoi». Il governatore Maurizio Fugatti non entra nel merito del dibattito tutto interno alla Lega sulle candidature alle elezioni suppletive di maggio, ma fa capire da che parte sta.
Quatto sono i nomi in lizza, raccolti dal segretario del partito Mirko Bisesti attraverso la base del partito per succedere ai due parlamentari dimissionari (Fugatti e Giulia Zanotelli) che il 4 marzo 2018 erano stati eletti nei collegi di Pergine e Trento. Tra questi, il profilo dell'ex senatore Sergio Divina ha di fatto spaccato il partito: «È un impresentabile» ha tuonato il presidente del Carroccio Alessandro Savoi , che ieri all'Adige ha aggiunto: «Mi muoverò per impedirgli di candidarsi: da cinque anni sta cercando di creare divisioni». Fugatti non si esprime, ma è evidente che le vecchie ruggini tra lui e Divina non siano ancora totalmente superate. Anche se il governatore fa sapere che i rapporti con l'ex parlamentare «sono ottimi».
Sulla questione, l'ultima parola spetterà al leader nazionale Matteo Salvini , che dovrà vagliare le proposte in campo. In pole per il collegio del capoluogo c'è Marina Loss (il nome alternativo è quello del coordinatore dei giovani leghisti Marco Leonardelli ), mentre per la Valsugana la «sfida» è tra Divina e il consigliere comunale di Ospedaletto Mauro Sutto . Bisesti getta acqua sul fuoco: «Questi non sono i nomi definitivi: per individuare le quattro candidature da inviare a Milano servirà il via libera del direttivo. Divina? È una persona d'esperienza, il suo nome è stato proposto dai militanti; che non corra buon sangue tra lui e Savoi è risaputo, come è evidente che ci siano delle vecchie questioni rimaste irrisolte. Potranno esserci dei cambiamenti, alla luce delle perplessità e di altre proposte che potranno emergere».
Intanto, la possibile ri-discesa in campo dell'ex senatore viene guardata con interesse dagli ex consiglieri provinciali che nel 2012 erano stati allontanati dal partito: Luca Paternoster , Franca Penasa e Giuseppe Filippin . Quest'ultimo era stato addirittura espulso per problemi legati ai versamenti al partito: «Divina fu tra i fondatori della Lega in Trentino e credo che in questo momento una ricomposizione degli strappi sia auspicabile, anche perché l'esperienza di Sergio è un elemento di ricchezza. Governare è difficile e ai gazebo ho notato la tendenza a promuovere una politica più tipica dell'opposizione. A volte bisogna anche saper perdonare. Con le arrabbiature non si va lontano». 
Penasa spiega invece di aver optato per una linea autonoma: «Sono sempre stata una persona libera e forse troppo rigorosa per il mondo della politica. Da sempre stimo il senatore Divina e non trovo elementi di criticità sul suo impegno politico: in questo momento credo che possa essere utile alla politica». Infine Paternoster ha mantenuto la tessera della Lega ma non è più attivo come un tempo, tanto che non era stato ricandidato alle provinciali: «Bisogna lasciare spazio a figure giovani, basta con i soliti nomi che vengono continuamente riciclati. Divina è una grande persona, ha dato tanto ed ha avuto dalla Lega». Da parte sua non manca una frecciata a Bisesti, che si candiderà alle europee: «Dopo un'elezione è necessario concludere il proprio mandato prima di affrontare una nuova campagna elettorale».

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