Segreteria Pd, la sfida è tra Maestri e Dal Ri

Alla fine sono rimasti in due. Niente alleanze, niente ticket. La sfida per la guida del Partito Democratico del Trentino sarà tra l'ex consigliera provinciale Lucia Maestri e il segretario 30enne del circolo della Marzola (sulla collina di Trento) Alessandro Dal Ri . Entrambi hanno raggiunto - e superato - il numero di sottoscrizioni necessario per presentare ufficialmente la propria candidatura alla segreteria del partito (tra le 150 e le 200 firme in tutta la provincia, di cui almeno 10 in ogni valle).
Il termine ultimo per la consegna delle firme nella sede di via Torre Verde scadeva alle 17 di ieri. Fino all'ultimo sembrava che avesse superato l'ostacolo della raccolta sottoscrizioni anche Arianna Paoli (che intendeva presentarsi in tandem con Roberto Menegaldo), mentre Matteo Cappellett i non si è nemmeno presentato negli uffici. In fase di riconteggio, le firme ammesse - tra quelle a sostegno di Paoli - sono state appena 149. «Non ce l'abbiamo fatta per un soffio» ha commentato l'avvocato civilista, che comunque l'ha presa con filosofia facendo un in bocca al lupo ai due esponenti dem rimasti in corsa per il congresso di inizio marzo. 

Ma cosa è accaduto? Una quindicina di sottoscrizioni alla candidatura si riferivano ad ex iscritti del Pd che hanno esibito la tessera del 2017, non avendola rinnovata l'anno successivo. Dunque, le loro firme non potevano essere riconosciute valide. Paoli ipotizza comunque di fare ricorso, non con l'obiettivo di poter tornare in corsa, ma affinché in futuro possano essere ammesse le firme dei «Giovani democratici», che a causa di una norma particolarmente restrittiva in Trentino non vengono prese in considerazione. 

«In via ufficiosa possiamo anticipare che i candidati alla segreteria sono solo due. Domani (oggi, ndr) effettueremo un ulteriore controllo. Non vogliamo che ci siano dubbi sulla questione e dunque per scrupolo saranno contattati i circoli ai quali appartenevano gli ex tesserati che hanno sostenuto Arianna Paoli» spiega il referente della commissione elettorale del Pd, Rino Sbop.  

Secondo quanto si apprende, Dal Ri ha consegnato 190 firme e Maestri 200. I due candidati avevano tentato di trovare un accordo per proporre una candidatura unitaria, ma questa soluzione evidentemente non è stata ritenuta praticabile. Ora saranno entrambi impegnati nella formazione delle liste per la formazione dell'assemblea provinciale, che andranno completate entro il 12 febbraio. Queste liste saranno bloccate (ossia gli elettori non potranno esprimere le preferenze) e differenziate per ognuno dei sei collegi territoriali. Prosegue dunque il percorso per la ricostruzione del partito, che ha perso i suoi vertici dopo la sconfitta alle provinciali di ottobre. Il nuovo segretario sarà eletto da militanti e sostenitori il prossimo 3 marzo.

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