Il ministro Costa annuncia la bonifica della Sloi

TRENTO. La bonifica dell’area inquinata di Trento Nord, uno dei 41 siti di interesse nazionale, potrebbe sbloccarsi in tempi brevi. A metà di febbraio, il giorno 19 febbraio 2019, è stata infatti fissata una riunione tecnica al ministero dell’Ambiente per stabilire i dettagli e la tempistica per muoversi. Lo ha detto al termine dell’incontro di oggi a Trento con il sindaco del capoluogo, Alessandro Andreatta, ed il vicepresidente della Provincia autonoma, Mario Tonina, accompagnati dal ministro Riccardo Fraccaro.

Costa ha annunciato una «tempistica per muoversi. Una road map precisa e chiara, per dare risposta in brevissimo tempo ai cittadini di Trento e porre un termine entro cui avviare la bonifica». I termini, ha aggiunto il ministro, saranno «inderogabilmente in mano allo Stato, che chiede e pretende le risposte necessarie dal privato (a cui sarà affidata la bonifica, ndr) entro date che saranno stabilite nella road map stessa».

Il vicepresidente Mario Tonina ha ringraziato il ministro: «È stata finalmente condivisa una procedura e siamo molto soddisfatti. La riposta avuta dal ministro era quella che ci attendevamo».

Fraccaro e Costa si sono poi spostati in vista a Dimaro. A febbraio «vedrete un piano importantissimo, idee concrete e tanti soldi, concreti, reali, a disposizione, miliardi di euro nei prossimi tre anni. I migliori investimenti che oggi possiamo fare in Italia sono per la tutela dell’ambiente, contro il dissesto idrogeologico ed eventi calamitosi che sono sempre più all’ordine del giorno» ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro, in visita in Trentino assieme al ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, con cui hanno fatto un intervento sul profilo Facebook del ministro.

In particolare, Fraccaro ha insistito sul fatto che gli investimenti nel settore ambientale «portano più posti di lavoro e creano maggiore ricchezza sul territorio. La tutela dell’ambiente porta turismo, porta sostenibilità ambientale ed economica e crea attività economica. Investire nell’ambiente oggi, quindi, vuol dire fare business, guadagni - ha aggiunto - A partire da febbraio, al di là delle piccole e delle grandi opere, vogliamo mettere soldi prima di tutto sulla tutela del nostro territorio. L’Italia è uno dei paesi più fragili al mondo ma anche uno dei più belli.

Se lo tuteliamo avremo un futuro e un paese meraviglioso da dare ai nostri figli, se lo facciamo decadere come hanno fatto in questi anni anni, lo perdiamo, e non possiamo permettercelo».

«Oltre al fondo da 53 milioni di euro già stanziato, a metà mese saranno erogati oltre 670 milioni di euro per risarcire i cittadini delle regioni colpite e finanziare gli interventi di messa in sicurezza» ha annunciato il ministro Fraccaro.

«Il governo è concretamente al fianco della comunità di Dimaro, duramente colpita dall’ondata di maltempo. Siamo venuti a rinnovare la nostra solidarietà, ma soprattutto a dare delle risposte ai cittadini. Avevamo assicurato lo stanziamento delle risorse per consentire al territorio di risollevarsi e manteniamo il nostro impegno» ha aggiunto Fraccaro.

«Possiamo dividerci sulle singole opere da realizzare, ma - ha aggiunto (alludendo allo scontro nel governo sulla TAV in Piemonte)  - se non investiamo per mettere in sicurezza il territorio le conseguenze del dissesto idrogeologico saranno sempre più devastanti. Nell’immediata emergenza abbiamo stanziato le risorse per gli interventi tempestivi atti a fronteggiare il maltempo, 2,4 milioni di euro già erogati in Trentino - Alto Adige. Ora abbiamo implementato le risorse con un ulteriore Fondo da 200 milioni di euro per dare, da metà febbraio, 5.000 euro alle famiglie e 20.000 euro alle imprese al fine di risarcire i danni subiti nelle zone devastate dal maltempo».

LUPI: IL MINISTRO APRE ALLA «SPERIMENTAZIONE»

L’Ufficio Stampa della giunta provinciale informa: «Abbiamo sentito – ha detto il presidente Fugatti - che ci saranno dei fondi per la ricostruzione e per i danni e che c’è stata poi un’apertura per una sperimentazione di una gestione diversa dei grandi carnivori e il riconoscimento che in caso di problemi di pubblica sicurezza la competenza è in capo al ministero dell’Interno e delle sue articolazioni: mi sembrano aperture interessanti».

Il ministro Costa ha annunciato la presentazione del piano grandi carnivori alla Conferenza Stato Regioni e la previsione, con il coinvolgimento di Ispra, di una sperimentazione nel territorio trentino, lavorando assieme, per trovare le migliori mitigazioni e la migliore convivenza. I problemi di ordine pubblico, ha aggiunto il ministro, sono un’altra cosa e fanno capo al ministero dell’Interno e alle sue strutture.

«Vediamo positivamente – ha aggiunto Fugatti – una sperimentazione sui grandi carnivori, ma qui c’è un problema di numeri e di pericolosità di alcuni esemplari che è diventato importante anche sotto il profilo dell’ordine pubblico, visto che abbiamo avuto i lupi vicino alle case».

 

IL VIDEO DEI MINISTRI A DIMARO

 

 

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