Voti contesi, Bezzi passa Savoi Ma la partita non è chiusa

di Sergio Damiani

Giacomo Bezzi supera Alessandro Savoi nella corsa - sul filo di una manciata di voti  - per un posto al sole in Consiglio provinciale. Ma la gara elettorale è lungi dall’essere conclusa: il Tar ha ordinato alla Provincia di depositare altri verbali e schede contestate sia dalla Lega, sia dall’Udc. Il risultato finale dunque potrebbe cambiare ancora. Intanto, visto che il procedimento resta sub judice, la poltrona in Consiglio provinciale rimane a Savoi, anche se Bezzi è determinato a sfilargliela.

La vicenda da un punto di vista amministrativo ed elettorale è molto complessa, come dimostrano le 44 pagine di sentenza non definitiva depositata ieri dai giudici del Tar Roberta Vigotti (presidente), Carlo Polidori (estensore) e Antonia Tassinari.

L’eccezione di inammissibilità presentata da Savoi (difeso dagli avvocati Sergio e Giuliana Dragogna) è stata rigettata. Il ricorso di Bezzi (difeso dall’avvocato Lorenzo Eccher) ha superato il primo ostacolo procedurale.

Nel merito è stato accolto il primo motivo del ricorso principale con assegnazione a Bezzi di due voti in più. «Ad oggi - sottolinea l’avvocato Eccher -  passa in vantaggio Bezzi con tre voti di scarto. La Lega deve trovare 4 voti per passare l’Udc».

La «gara» però è ancora aperta. La Lega nel suo controricorso contestava la mancata assegnazione di circa 45 voti di lista e chiedeva la verifica delle operazioni di scrutinio in 92 sezioni. Il Tar ha accolto la richiesta solo in parte. Nel dettaglio i giudici hanno ordinato alla Provincia «di produrre copia dei verbali delle operazioni elettorali e delle schede non attribuite alla lista n° 1 (cioè la Lega, ndr) , non riesaminate dall’Ufficio centrale circoscrizionale, solo relativamente ai seggi del Comune di Ville d’Anaunia (quattro voti contestati); del Comune di Tenna (quattro voti contestati); del Comune di Primiero (sette voti contestati); del Comune di Isera (un voto contestato); del Comune di Castel Ivano (due voti contestati); del Comune di Bleggio Superiore (tre voti contestati), del Comune di Ala(un voto contestato e non attribuito)». La Lega dunque ha la possibilità di recuperare almeno una ventina di voti, e se ciò accadesse ci sarebbe il controsorpasso di Savoi.

Anche Bezzi però, oltre alle due schede che gli sono già state riconosciute dal Tar, chiede l’assegnazione di alcuni voti. E infatti il Tar ha ordinato alla Provincia «di produrre copia del verbale delle operazioni elettorali e delle schede non attribuite alla lista 19 (cioè l’Udc, ndr), non riesaminate dall’Ufficio centrale circoscrizionale, relative al seggio del Comune di Ville d’Anaunia, nonché copia del verbale delle operazioni elettorali e delle schede attribuite provvisoriamente alla lista  1 (cioè la Lega, ndr), non riesaminate dall’Ufficio centrale circoscrizionale, relative al seggio del Comune di Lavis».

La competizione è resa ancora più complessa dal differente «peso» nei voti dei due partiti nel far scattare il seggio. Per effetto del metodo D’Hondt nell’assegnazione dei seggi, se l’Udc rimarrà a secco di voti contestati, la Lega dovrà comunque ottenerne 4 per passare davanti. E ancora: se l’Udc riuscisse a farsi attribuire un solo voto, la Lega per restare davanti e tenere in consiglio Savoi dovrebbe trovarne 17. «Sono estremamente soddisfatto della sentenza, pur parziale - sottolinea l’avvocato Eccher, legale di Bezzi - il Tar ha premiato il nostro lavoro. Abbiamo piena fiducia in un esito positivo del ricorso. Certo non è finita, ma ora Bezzi è davanti».

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