Elezioni: le liste in campo Fassa, per rilanciare la valle

L’Associazione Fassa compie quest’anno dieci anni.
«Siamo nati nel 2008 perché in valle era necessario dare voce ai bisogni e ai problemi imprenditoriali, economici e di sviluppo che la Ual non prendeva più in considerazione. Diciamo che Fassa è nata come espressione del settore economico-imprenditoriale della valle, per essere un punto di riferimento di quello che è il nostro pane quotidiano: il turismo» così in una intervista al nostro giornale Luca Gugliemi «Pippotto». L’obiettivo è ottenere, contendendolo al Movimento ladino di Fassa, il consigliere che la legge elettorale assegna di diritto al rappresentante più votato nei sei Comuni fassani.

E il programma dell’Associazione Fassa prende l’avvio da una forte critica delle forze che hanno governato negli ultimi anni il Trentino. «L’Associazione Fassa - si legge - si propone di continuare a dare peso e sostanza a temi che le forze politiche che hanno governato fino ad oggi la Valle di Fassa ed il Trentino a livello di istituzioni provinciali e regionali non hanno voluto considerare, e continuano a non considerare, con la giusta importanza e valenza.

La nostra valle continua ad evolversi ed i problemi da affrontare sono sempre più numerosi e difficili. Se non li affrontiamo con coraggio, competenza, efficacia e determinazione rischiamo di arrivare tardi e ritrovarci in futuro un territorio più povero, confusionario, abbandonato a se stesso ed economicamente in grossa difficoltà». Per la lista che a livello nazionale ha una senatrice, Elena Testor altresì Procuradora, la scelta di campo è chiara: «Questo lo possiamo fare solo all’interno di una coalizione di governo che con il nostro apporto creda, investa e sostenga la nostra Comunità. Ad oggi questa coalizione è rappresentata da quella popolare ed autonomista per il cambiamento che ha quale candidato Presidente Maurizio Fugatti, è composta da nove liste tra cui la nostra.

Il primo obiettivo della lista è il rilancio socio-economico della val di Fassa cambiando il modello di fare qualità e turismo.
Ma non solo. L’Associazione punta anche a difendere la cultura ladina «che ci tramandiamo da secoli» e che «deve essere valorizzata e rafforzata per non essere sopraffatta dalle minacce di omologazione che la globalizzazione mondiale e l’internazionalizzazione portano quotidianamente anche nei nostri territori dolomitici».
Altro tema importante è quello della Marmolada su cui l’Associazione Fassa «continuerà le necessarie battaglie affinché si giunga ad un rilancio della “Regina delle Dolomiti”».

Per la mobilità, l’Associazione si dice contraria al blocco del traffico ai passi dolomitici e favorevole invece a «un’eventuale vignetta di valle che circoscriva l’unicità dell’entrare in un’area di particolari e uniche bellezze». Per i trasporti in generale, vede «con favore lo studio e l’introduzione di sistemi di mobilità alternativa in abbinamento con il sistema di trasporto degli impianti a fune esistente verso i punti di maggior attrazione turistica (aree sciabili – Passi Dolomitici). L’obiettivo finale è costituire e sostenere un sistema di trasporto ad alta frequenza tra i paesi della valle di Fassa per garantire ed incentivare lo spostamento dei valligiani e degli ospiti, sia nelle ore diurne, sia nelle ore serali/notturne».

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