Vitalizi, quasi 420 mila euro di tasse non pagate dagli ex

Ora l'ente dovrà cercare di farsi restituire dagli interessati le cifre anticipate al fisco

di Luisa Maria Patruno

Il pagamento dei vitalizi agli ex consiglieri provinciali di Trento e Bolzano costituiscono un aggravio del bilancio del consiglio regionale sotto molti profili, compreso quello relativo ai rapporti con il fisco. 

L’ufficio di presidenza del consiglio regionale, guidato dal presidente Thomas Widmann, tra i suoi ultimi atti della legislatura si è trovato infatti ad approvare una modifica del bilancio 2018, attingendo al fondo di riserva, per poter pagare, in qualità di sostituto d’imposta, un ravvedimento operoso all’Agenzia delle entrate pari a 419.256.54 euro di tasse dovute dagli ex consiglieri regionali. La cifra è stata calcolata come ridefinizione della base imponibile di una serie di ex consiglieri regionali a seguito dell’avvenuto rimborso a loro favore della quota del 4 per cento a tutela della reversibilità degli assegni vitalizi.

Queste somme liquidate agli ex consiglieri, che non risultando coniugati o con figli, hanno optato per la restituzione dell’intera contribuzione aggiuntiva del 4 per cento destinata all’assegno di reversibilità rinunciando al diritto futuro di un eventuale assegno di reversibilità, sono state versate senza alcuna tassazione. La restituzione ha interessato consiglieri dalla XII alla attuale legislatura. L’Agenzia delle entrate, direzione provinciale di Trento, aveva però rilevato l’irregolarità, per questo l’ufficio di presidenza del consiglio regionale ha deciso di sanare la quantificazione della base imponibile e di conseguenza la quantificazione del valore attuale già attribuito a taluni ex Consiglieri regionali tramite l’istituto del ravvedimento operoso.

Si è provveduto, dunque, sulla base dei calcoli effettuati dal consulente Giorgio Dematté a quantificare in quasi 420 mila euro le tasse arretrate da pagare. La delibera prevede poi che il presidente del consiglio regionale - non si sa se l’attuale Thomas Widmann o chi sarà dopo il 21 ottobre - si preoccupi poi di firmare i decreti per ottenere i rimborsi delle tasse da parte degli ex consiglieri coinvolti nel ravvedimento operoso.

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