Conte a Kurz: «Doppio passaporto, la nostra posizione è chiara»

Continua lo scambio di battute tra Roma e Vienna.

«Ho avuto occasione di esprimere a Kurz che l’Italia ha una posizione chiara sui passaporti e sulla doppia cittadinanza» che l’Austria intende dare ai cittadini altoatesini di lingua tedesca e ladina.

Lo afferma il premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa congiunta con il cancelliere tedesco Sebastian Kurz.

La posizione del governo italiano, come ribadito ieri dal ministro Moavero, è fortemente contraria.


 

«Il doppio passaporto può essere un’occasione per rendere ancora più forte il rapporto tra Italia e Austria. Per questo fatico a comprendere la posizione del Ministro Moavero Milanesi. Così si creano solamente divisioni e nuove frizioni che non hanno senso e di cui nessuno ha bisogno».

È la posizione della senatrice Julia Unterberger (Svp) e dei senatori dello stesso gruppo Dieter Steger e Meinhard Durnwalder che parlano anche di «un nuovo gesto verso la piena riconciliazione» e di «importante riflesso sull’Unione Europea».

«La proposta austriaca - prosegue la senatrice Unterberger - non avrebbe alcuna implicazione sostanziale, perchè parliamo di cittadini che godono prima di tutto dello status di cittadini dell’Unione Europea. Avrebbe invece un forte valore simbolico per tutti quei sudtirolesi che mantengono un forte legame affettivo con l’Austria e con le proprie radici».

«A cent’anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale - aggiunge Steger - che per i sudtirolesi ha rappresentato l’inizio di un periodo di profonde sofferenze, il doppio passaporto sarebbe quindi un nuovo gesto verso la piena riconciliazione, un ulteriore modo per ribadire il valore della convivenza nel rispetto della sensibilità e della storia di ciascuno».

«Inoltre - evidenzia Durnwalder - avrebbe un importante riflesso sull’Unione Europea. Due paesi che, forti dell’appartenenza all’UE, mettono in campo un’iniziativa condivisa con cui si ribadiscono i valori fondanti della convivenza e dell’amicizia tra i popoli. Può essere un’occasione per tutti, per questo spero che il Governo italiano possa e voglia avviare un confronto con quello austriaco».

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