Centrodestra: sì a Fugatti Ma la coalizione si spacca

di Luisa Maria Patruno

La Lega ha portato a casa ieri il via libera a Maurizio Fugatti come candidato presidente, ma al costo di una spaccatura del centrodestra, con Forza Italia e Fratelli d'Italia - gli altri due partiti nazionali della coalizione - che non hanno avallato la decisione presa al tavolo, contestando metodo e scelta.
Fratelli d'Italia rimanda comunque la decisione finale sulla sua collocazione a quanto sarà stabilito dalla leader nazionale Giorgia Meloni, che nei prossimi giorni si confronterà con Matteo Salvini, anche perché il partito in Trentino non è affatto compatto con la segretaria Marika Poletti che è contro Fugatti e il senatore Andrea de Bertoldi a favore. Quindi non è affatto detta l'ultima parola. Mentre Michaela Biancofiore, coordinatrice regionale di Forza Italia, chiede un confronto con Fugatti, al quale sottoporrà alcune condizioni per poter riconsiderare la possibilità di sostenere il sottosegretario leghista. Se non si troverà un'intesa, Forza Italia è pronta a correre da sola - con magari la stessa Biancofiore come candidata presidente - oppure a dialogare con altre liste civiche, come la Civica trentina di Borga, che non hanno aderito alla coalizione guidata dalla Lega. 
In ogni caso, anche per Forza Italia sarà Berlusconi a decidere alla fine come muoversi e conterà il barometro dei rapporti nazionali tra azzurri e Lega, non facili da quando Salvini è al governo e Berlusconi all'opposizione, che in questo momento segna burrasca. Non per nulla ieri Biancofiore ha sottolineato: «Se la Lega pensa di adottare anche qui il "metodo Rai" si sbaglia». E il riferimento è alla rottura tra Forza Italia e Lega sul nome del presidente della Rai, Marcello Foa.
Nonostante il mancato sostegno di Forza Italia e di Fratelli d'Italia la Lega del Trentino canta vittoria. Al termine della riunione del tavolo in cui è stata presa la decisione, infatto il segretario Mirko Bisesti, in un comunicato dichiara: «Si chiude oggi con un successo la fase che ha visto l'adesione delle forze civiche e autonomiste al nostro progetto di cambiamento per il Trentino in occasione delle prossime elezioni provinciali. Una coalizione, quella composta da Lega e forze politiche civiche, popolari e autonomiste, innovativa e che prevarrà sulle ormai obsolete forze del centrosinistra. La nostra sarà una coalizione improntata fortemente sul carattere territoriale popolare autonomista e sovranista dato che sarà guidata da Maurizio Fugatti che ora dovrà accettare ufficialmente la candidatura a Presidente della Provincia di Trento». 
Paradossalmente, dunque, mentre alla vigilia si pensava che la coalizione potesse andare in frantumi per la resistenza delle liste civiche e territoriali che avevano proposto come candidato presidente Geremia Gios invece di Fugatti, la conclusione è stata che le civiche sono rimaste - tranne la Civica trentina che aveva condizionato la sua adesione proprio al candidato presidente - mentre i partiti nazionali hanno preso cappello. A sostegno di Fugatti dunque oltre alla Lega ci sono Agire di Claudio Cia, gli Autonomisti popolari di Walter Kaswalder, Progetto Trentino, Fassa e come unico altro partito nazionale, l'Udc- Cp rappresentato da Andrea Brocoli e Renzo Gubert.
Ieri, nel corso della discussione, nell'estremo tentativo di rinviare la decisione, Biancofiore e Poletti avevano provato a chidere alla Lega di proporre un altro nome avanzando quelli della roveretana Mara Dalzocchio o dell'avvocato Claudia Eccher, moglie di Sergio Divina. Ma il segretario della Lega, Mirko Bisesti, e gli altri presenti hanno detto no. Bisesti comunque non dispera di recuperare Forza Italia e Fratelli d'Italia: «Oggi la coalizione guidata dalla Lega è partita, ma non è chiusa e il dialogo con Forza Italia e Fratelli d'Italia c'è».
In un comunicato i rappresentanti delle liste esprimono l'auspicio di un ulteriore allargameno della coaliziome magari a Civica Trentina e alla lista di Gios.

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