Il governatore Rossi si sta «leghizzando»?

di Luisa Maria Patruno

Il presidente della Provincia, Ugo Rossi, si sta «leghizzando». E i leghisti veri osservano compiaciuti - e sotto i baffi quasi divertiti - alla trasformazione del governatore autonomista, che dopo la batosta elettorale alle Politiche cerca di recuperare i consensi temendo una seconda e più grave sconfitta a ottobre, che sarebbe la prima del centrosinistra dopo vent’anni al governo. Ieri i cinque nuovi deputati della Lega, tra cui il segretario del partito in Trentino, Maurizio Fugatti, erano la pattuglia più numerosa all’incontro istituzionale con il presidente nel palazzo della Provincia e hanno sentito musica per le loro orecchie.

IL GOVERNATORE UGO ROSSI SI STA «LEGHIZZANDO»? VOTATE

Lo spiega lo stesso Fugatti che al termine commenta: «È stato in incontro istituzionale cordiale, il presidente Rossi ci ha chiesto collaborazione sui punti che lui ritiene prioritari per la Provincia. Sull’A22 ci siamo detti tutti d’accordo su quanto fatto fino ad ora dalla giunta e dunque nel proseguire sulla concessione in house».



«Ma il tema sul quale abbiamo notato con piacere come Rossi abbia mutato atteggiamento - prosegue Fugatti - è quello dei punti nascita. Devo riconoscere che il presidente si è ammorbidito molto rispetto alle posizioni che aveva due anni fa e per questo posso dire che le elezioni politiche hanno fatto bene. Ci ha detto che la Provincia sta lavorando per la riapertura del punto nascita di Cavalese».

Ma i punti nascita è solo uno dei temi sui quali la Lega sottolinea un mutato atteggiamento del presidente autonomiata. Gli altri due temi sono: la Valdastico e la possibilità di abbattere i lupi che oggi sono specie protetta. «Sui lupi - questione su cui la Lega e altre liste di opposizione stanno battendo da tempo dice l’onorevole Fugatti - Rossi ci ha detto di aver chiesto con norma di attuazione che la competenza passi alla Provincia, ma per riuscire ad arrivare all’approvazione di una norma ci vuole almeno un anno. Per questo ha auspicato che all’ambiente ci sia un ministro sensibile alle richieste degli allevatori». E dunque che possa autorizzare gli abbattimenti fino ad ora negati dai governi di centrosinistra.

Sulla Valdastico, il deputato della Lega dice: «Ormai è assodato che la Valdastico ci sarà. Rossi ci ha detto che il collegamento con il Veneto si farà e che lui preferisce lo sbocco in Valsugana, ma visto che il progetto tecnico non è ancora definito resta aperta anche l’ipotesi dell’uscita a Rovereto sud, quindi ci sarebbe ancora il tempo per valutare il da farsi».

Sul piano politico, al di là degli aspetti istituzionali, Fugatti qualche valutazione la fa: «Ormai i dietrofront di Rossi sono numerosi: ha sdoganato i punti nascita, la Valdastico, l’abbattimento dei lupi, ha scoperto il tema della sicurezza e vuole mettere la casetta in piazza Dante e poi dice no al patrocinio al gay pride. Pei sostiene che vuole essere di nuovo il candidato presidente della Provincia anche se non ci sta il Pd, ma senza la Lega e i 5 Stelle».

«Questo suo progetto - sostiene il segretario della Lega - non mi sembra che possa andare lontano perché il centrodestra è già un polo con Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Agire, poi ci sarà un polo di centrosinistra intorno al Pd, il terzo del Movimento 5 Stelle e quindi lui darebbe vita a un quarto polo con il Patt e chi ci sta. Se lo scenario fosse questo penso che noi come centrodestra con qualche lista civica ce la potremmo giocare ancora meglio, ma francamente non penso, proprio per questo, che Rossi voglia veramente rompere con il Pd».

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