In consiglio è ancora scontro sulla doppia preferenza

Resta alta la tensione tra maggioranza e opposizione (e non solo) nella discussione del ddl sulla doppia preferenza, all’esame oggi del consiglio provinciale. Alla fine la seduta è stata sospesa senza che si arrivasse a un risultato. Si riprende domani.


Il Comitato Non Ultimi interviene sul disegno di legge sulla preferenza di genere in corso di discussione in Consiglio provinciale a Trento.

IN POLITICA POCHE DONNE

«La nostra sensazione - si legge in una lettera aperta al presidente Ugo Rossi - è che anche questa volta ci troveremo di fronte a un nulla di fatto, all’affossamento della legge. In seconda battuta, c’è la possibilità che in Consiglio provinciale possa alla fine passare un compromesso - l’emendamento proposto dal consigliere Zanon - che, nei termini in cui è stato delineato, risulterebbe ininfluente o addirittura penalizzante per le donne. Va da sé che in entrambe i casi ci sentiamo prese e presi in giro».

«Il Trentino - sottolinea il Comitato - sarà dunque l’unico territorio in Italia dove la percentuale delle donne  nelle istituzioni rimarrà insignificante. Una scelta imbarazzante se confrontata con quanto è avvenuto ad esempio in tutti i  Comuni italiani  dove l’introduzione  della doppia preferenza di genere ha favorito l’accesso (+38%) delle donne nelle assemblee elettive».

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