Oss Emer, sindaco civico: "Candidarmi nel 2018? Possibile"

di Luigi Oss Papot

 «Non ci vuole un genio per dire che il panorama politico provinciale è estremamente sconcertante»: così il sindaco di Pergine, terza città del Trentino, Roberto Oss Emer fa la sua analisi sulla situazione politica trentina. Sono sempre maggiori le voci che vedono i sindaci «civici» organizzarsi per presentarsi alle elezioni provinciali del 2018, e che proprio in Roberto Oss Emer trovano uno dei protagonisti più «forti».
 
«Non è più un segreto che tra sindaci “civici” da mesi ci stiamo confrontando e parlando - dice Oss Emer - e se a inizio estate eravamo in trenta, ora siamo molti di più, non solo sindaci, tutte persone vicine alla gente o per meglio dire che la gente sente più vicine».
 
Alcune voci vedrebbero proprio Oss Emer scendere in campo per l’appuntamento delle elezioni provinciali del 2018: «Per quanto mi riguarda non faccio previsioni, è prematuro», dice Oss Emer che comunque non lo esclude a priori e aggiuge: «Posso solo dire che io e Francesco Valduga, sindaco di Rovereto, saremo coinvolti in qualche modo. Siamo stati eletti nei nostri comuni perché i nostri cittadini volevano un cambiamento che, sono convinto, molti vorrebbero ci fosse anche a livello provinciale, e per questo sentiamo di avere delle responsabilità e di dover rispondere in qualche modo ai nostri elettori, che sia in un coinvolgimento diretto o indiretto».
 
Oss Emer parla già da politico provinciale e non fa sconti a nessuno: «Abbiamo potuto assistere negli ultimi due anni a una situazione di stallo, se non di scontro, all’interno della maggioranza di centrosinistra autonomista in relazione a numerose problematiche, quali omofobia, legge sul voto di genere, e ora anche in relazione alle modifiche alle case di riposo. Tutte le decisioni sono di fatto state rinviate. Le battaglie interne non hanno risparmiato nessuno dei partiti del centrosinistra autonomista, e anche se qualcuno dirà che non sono affari miei, mi metto nei panni dell’elettore di questi partiti, come lo sono stato io fino a tre, quattro anni fa». 
 
Pd, Upt, Patt: per Oss Emer non si salva nessuno.Tutti partiti con scontri interni definiti fratricidi, che hanno minato la loro credibilità. «Nell’Upt abbiamo assistito a una dura battaglia per la segreteria e a un’altra battaglia interna per le poltrone nel comune di Trento, nel Patt abbiamo assistito alla lotta fra correnti per la scelta della presidenza e l’uscita di un esponente di rilievo quale Mauro Ottobre, oltre a un processo a Walter Kaswalder per le sue posizioni in consiglio provinciale, e nel Pd c’è stato uno scontro senza esclusione di colpi per la segreteria, oltre all’esautorazione di Donata Borgonovo Re».
 
Tutte queste problematiche, per Oss Emer, si ripercuotono poi sul governo provinciale, che ha serie difficoltà secondo il sindaco perginese a causa delle diverse posizioni e della carenza di dialogo: «Non esiste che una maggioranza si presenti in consiglio provinciale senza aver prima discusso al suo interno ed aver trovato una mediazione sulle scelte. Nella mia amministrazione prima si discute e si sviscerano i problemi, ma poi in consiglio comunale si arriva tutti  compatti, con una proposta condivisa. Sia charo, nessun pregiudizio particolare nei confronti del singolo, ma è la squadra che ha qualche problema».

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