Provincia, nel biennio 2014-2015 spesi 1,6 milioni in avvocati

Pesano gli incarichi per i ricorsi al Tar, al Consiglio di Stato e alla Corte costituzionale

di Luisa Maria Patruno

Gli avvocati costano cari alla Provincia, che negli anni 2014 e 2015 ha dato incarichi di difesa e rappresentanza per 1 milione 657 mila euro (ci sono compresi alcuni pagamenti di parcelle relative a anni precedenti). Il dato è stato pubblicato sul sito, per la prima volta distinto dalle altre consulenze, nella sezione «Amministrazione trasparente».

Dall'elenco dei legali della Provincia si scopre che l'avvocato più pagato è il professor di Bologna, Franco Mastragostino , amministrativista, che per le sue difese su alcuni ricorsi a Tar e Consiglio di Stato contro i provvedimento di piazza Dante, tra cui l'aggiudicazione del bando di gara del Not, e la rappresentanza davanti alla Corte costituzionale, ha ricevuto in due anni incarichi per 356.500,73 euro.

Poco dietro si colloca un altro professore di diritto amministrativo, Giandomenico Falcon , dell'Università di Trento, che ha raggiunto la cifra di 317.334,40 euro. Anche Falcon è stato chiamato sia per impugnative della Provincia di leggi statali o per difendere leggi provinciali dai ricorsi del Governo davanti alla Corte costituzionale, che per ricorsi al Tar e Consiglio di Stato.

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Gli altri legali seguono a distanza, con tre nomi che comunque superano i 100 mila euro nel biennio 2014-2015. Si tratta del professor Damiano Florenzano , che è arrivato a 143.135,10 euro per svariati ricorsi davanti al Tar e al Consiglio di Stato; poi Paolo Pettinelli , che raggiunge quasi i 132 mila euro e Fabio Lorenzoni con la cifra di oltre 115 mila euro.

Va notato che alcuni professori, come Mario Santaroni figurano sia come professionista singolo che come studio legale. Tra gli incarichi singoli più alti c'è quello all'avvocato Paolo Biavati per 35.400 euro per resistere a un ricorso davanti al Consiglio di Stato della Sint Costruzioni srl.

L'avvocata Daria de Pretis , oggi giudice della Corte costituzionale, che per anni è stata tra i legali preferiti della giunta provinciale trentina risulta solo per il pagamento di tre incarichi che risalgono al 2011 e al 2013 per ricorsi davanti al Tar di Italia Nostra, di un Consorzio di bonifica e un appello davanti al Consiglio di Stato della società Darmant snc contro un provvedimento della Provincia.

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