Polizza assicurativa ai consiglieri a spese della Regione

di Luisa Pizzini

Ricorderete il gran clamore che aveva suscitato la polizza vita che il Consiglio regionale aveva proposto ai propri eletti nel giugno scorso. Due terzi del premio li avrebbe pagati l’ente in quel caso e la polizza in questione avrebbe completato quella relativa agli infortuni «che garantisce la corresponsione del capitale assicurato di euro 500.000 nel caso di morte dell’assicurato esclusivamente a causa di un evento qualificabile come infortunio».

Allora fu il consigliere regionale Claudio Cia della Civica Trentina ad indignarsi ed a sollevare il caso in aula. E di fronte a quello che veniva considerato un «privilegio della casta» fecero un passo indietro sia la presidente del Consiglio regionale Chiara Avanzo che il presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti. La proposta venne ritirata e con essa la possibilità di questa copertura assicurativa per i consiglieri. O almeno così sembrava.

Quel che è uscito dalla porta però rientra, quatto quatto, dalla finestra. Il Consiglio regionale infatti dimostra di avere decisamente a cuore la sorte dei suoi consiglieri ed insiste perché siano tutelati anche dopo la morte. Il 9 novembre scorso la presidente del Consiglio regionale Chiara Avanzo ha inviato una lettera a tutti i consiglieri che illustrava la nuova polizza infortuni.

«L’ufficio di presidenza del Consiglio regionale nella seduta del 26 ottobre 2015 - si legge -, previo espletamento di apposita gara, ha aggiudicato alla Zurich assicurazioni srl la polizza infortuni dei Consiglieri regionali. Tale polizza prevede un premio annuo per persona di euro 760,00».

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Solitamente l’assicurazione è qualcosa a cui ciascuno provvede in privato. In questo caso invece la quota a carico di ciascun consigliere è di 253,33 euro, un terzo del premio, gli altri due terzi sono di nuovo a carico della Regione. Soldi pubblici, dunque, che andranno a coprire «gli infortuni che gli assicurati subiscano nell’esercizio della attività connesse al mandato, nonché per i rischi professionali ed extra professionali nell’ambito della vita privata. Si intendono pertanto compresi in garanzia anche i rischi delle attività professionali private degli assicurati». Le somme assicurate pro capite sono di 500.000 euro in caso di morte, altrettanti in caso di invalidità permanente, 100 euro al giorno per indennità giornaliera da ricovero, convalescenza e gessatura, 100 euro al giorno per inabilità temporanea.

Insomma, nonostante l’acceso dibattito della scorsa estate, la copertura assicurativa è rimasta tra le priorità del Consiglio regionale nei confronti dei propri eletti. Tutti, oltre a poter mantenere il proprio posto di lavoro o a continuare ad esercitare la professione durante il loro mandato, hanno dunque la possibilità di essere assicurati in qualunque posto si trovino e qualunque cosa stiano facendo. A spese, in gran parte, della Regione.
A meno che, come prevede la stessa lettera inviata dalla presidente Avanzo, non abbiano aderito all’iniziativa recapitando all’ufficio un apposito modulo di rinuncia. Potevano farlo «entro e non oltre il 19 novembre» scorso.

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