Manovra, salta il taglio dell'Iva sul pellet Niente riduzione al 10%: resta al 22%

Salta il taglio dell’aliquota sull’Iva per il pellet (un combustibile utilizzato anche per il riscaldamento), che la manovra faceva scendere dal 22 al 10%. Lo prevede un emendamento alla legge di stabilità che dovrebbe essere approvato a breve. Le risorse, pari a circa 100 milioni di euro, verranno utilizzate per coprire nuove misure.

Dura la presa di posizione del deputato trentino Riccardo Fraccaro, del Movimento 5 Stelle.

«Renzi continua a penalizzare gli onesti contribuenti per favorire i grandi gruppi di potere. La legge di stabilità conferma l’aumento dell’Iva sul pellet dal 10 al 22%, una misura che danneggerà pesantemente soprattutto le zone come il Trentino-Alto Adige dove gli impianti di riscaldamento utilizzano su larga scala questo combustibile. I partiti di maggioranza, a partire da Patt e Svp, sono complici di un Governo che sa solo fare cassa sulle spalle dei cittadini virtuosi».

«Già lo scorso anno – aggiunge – il M5S aveva chiesto di cancellare questo rincaro che costerà ai cittadini 100 milioni di euro, colpendo chi utilizza una risorsa ecosostenibile a vantaggio dei colossi che operano nel settore del gas. Patt e Svp avevano prontamente espresso rassicurazioni sulla volontà del Governo di riportare l’aliquota al 10%, ora invece si rendono nuovamente corresponsabili del salasso di Renzi ai danni del territorio con l’Iva sul pellet più che raddoppiata. I partiti stanno svendendo il Trentino in nome delle poltrone, noi portavoce a 5 Stelle – conclude Fraccaro – continueremo a batterci in difesa della nostra autonomia».

 

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