Tornado italiani anti-Isis. Il ministro Pinotti: «È un'ipotesi»

È sul tavolo l'ipotesi che i «Tornado» italiani bombardino le postazioni dell'Isis in Iraq. Ma, rileva il ministero della Difesa, la cosa va valutata «assieme agli alleati» e, comunque, un'eventuale decisione «dovrà passare dal Parlamento». E un primo faccia a faccia c'è stato ieri a Sigonella tra il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e il capo del Pentagono, Ash Carter. Intanto, scoppia la polemica politica, con Beppe Grillo in prima linea: «È un'azione di guerra e come tale dovrebbe essere discussa e approvata dal Parlamento». Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, sottolinea che contro la minaccia del terrorismo fondamentalista «è necessaria la collaborazione di tutti. Iniziative unilaterali non riescono a risolvere ed affrontare adeguatamente il problema».

Che caccia italiani bombardino nell'ambito di missioni internazionali non sarebbe una novità. È già accaduto negli anni scorsi in Libia, in Afghanistan, in Kosovo, nel Golfo Persico. Ma il ministero della Difesa frena, definendo le indiscrezioni uscite ieri sulla stampa «solo ipotesi da valutare e non decisioni prese». Serve infatti un passaggio parlamentare per dare il via alla missione «offensiva» e comunque, una volta dato l'ok, ci vorrà del tempo per riconfigurare e dotare degli armamenti adeguati i 4 Tornado attualmente dispiegati in versione Ids (per la ricognizione e la sorveglianza, dunque senza bombe) nella base del Kuwait nell'ambito dell'operazione «Inherent resolve» contro l'Isis.

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Da tempo Washington pressa gli alleati per ottenere un maggiore impegno operativo nella coalizione che sta contrastando il Califfato in Siria e in Iraq, senza tuttavia ottenere i risultati sperati. L'Italia impiega 530 militari, 2 aerei senza pilota Predator e un velivolo da rifornimento in volo KC 767, oltre ai 4 Tornado. Ad Erbil (nel Kurdistan) e a Baghdad, inoltre, gli italiani stanno addestrando le forze di sicurezza curde (peshmerga). Ora potrebbe esserci la richiesta di un salto di qualità: raid dei caccia italiani contro obiettivi mirati in modo da supportare in maniera più decisa la resistenza dei peshmerga.

Un primo scambio di idee tra il segretario alla Difesa Usa ed il ministro Pinotti c'è già stato e oggi a Roma ci sarà il bilaterale focalizzato sulla coalizione anti-Isis. Solo pochi giorni fa a New York il premer Matteo Renzi aveva assicurato al presidente Usa Obama un «sostegno risoluto sul fronte dell'azione antiterrorismo».

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