Dorigatti: troppi giovani qualificati senza lavoro

Lo ha detto il presidente del Consiglio provinciale di Trento, Bruno Dorigatti, alla "Festa del Diploma", tradizionale momento organizzato nell'aula magna del liceo Rosmini di Trento per la consegna dell'attestato a tutti coloro che l'anno precedente hanno superato l'esame di maturità

"La scuola dovrebbe dare a tutti le stesse opportunità di crescita a prescindere dalla situazione economica della propria famiglia. Oggi invece i dati dicono che la mobilità sociale si è fermata". Lo ha detto il presidente del Consiglio provinciale di Trento, Bruno Dorigatti, alla "Festa del Diploma", tradizionale momento organizzato nell'aula magna del liceo Rosmini di Trento per la consegna dell'attestato a tutti coloro che l'anno precedente hanno superato l'esame di maturità.

"I ragazzi, una volta conclusi gli studi - ha aggiunto Dorigatti - non riescono ad avere un lavoro e un reddito migliori di quelli dei genitori. Nel mio ufficio ricevo spesso persone laureate, anche ingegneri o architetti, che chiedono un lavoro, e non un lavoro selezionato, ma un lavoro qualsiasi. La difficoltà di trovare un lavoro è indubbiamente l'ostacolo principale che si incontra al termine del percorso formativo".

"Io sono figlio di una famiglia di operai e contadini - ha spiegato Dorigatti ai 170 diplomati del 2014 del liceo - e nella mia vita la scuola è stata molto importante, perché mi ha fatto crescere e permesso poi di raggiungere anche qualche successo. Dai saperi e dallo sviluppo delle conoscenze - ha aggiunto - dipende il futuro di una società, e proprio per questo la Provincia oggi è impegnata a riaccendere il motore della mobilità sociale, senza la quale si moltiplicano le disuguaglianze e anche la democrazia è a rischio. La crisi - ha concluso il presidente rivolgendosi ai ragazzi - oggi non è solo economica ma anche di rapporti e per questo è importante tra voi fare rete, perché la forza del Trentino sta nelle relazioni e nella coesione sociale, nell'associazionismo, nel volontariato e nella cooperazione: buon futuro a tutti". 

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