Nigeria, assalto a scuola: rapite 300 ragazze. Etiopia: inchiesta su massacro di centinaia di civili da parte di soldati eritrei

Oltre 300 ragazze sono state rapite da uomini armati in un nuovo attacco a una scuola di Jangebe, nello Stato di Zamfara, nel nord-ovest della Nigeria. Lo ha denunciato un insegnate dell'istituto. La polizia non ha ancora confermato il rapimento. 

"Ci risulta che oltre 300 ragazze siano scomparse dopo aver contato le studentesse rimaste", ha detto l'insegnante della Government Girls Secondary School di Jangebe.

Il padre di due studentesse della scuola ha raccontato di aver ricevuto una telefonata sull'incidente: "Sto andando a Jangebe. Ho ricevuto una telefonata nella quale mi è stato comunicato che nella scuola hanno fatto irruzione bande armate che hanno portato via delle allieve", ha detto.

La scorsa settimana, 42 persone sono state rapite da una scuola nello Stato nigeriano del Niger, nell'ovest della Nigeria.

A dicembre oltre 300 ragazzi sono stati sequestrati da un istituto a Kankara, nello Stato di Katsina, e poi rilasciati dopo una serie di negoziazioni con funzionari del governo.


In Etiopia, soldati eritrei hanno ucciso "centinaia di civili" a novembre 2020 nel Tigrè, regione a nord, in un massacro che potrebbe costituire un crimine contro l'umanità.

A denunciare l'eccidio è Amnesty International in un rapporto pubblicato oggi.

Nella città di Axum, "le truppe eritree si sono scatenate e hanno ucciso sistematicamente centinaia di civili a sangue freddo, cosa che può costituire un crimine contro l'umanità", ha detto Deprose Muchena, direttore regionale dell'organizzazione per l'Est e il Sud dell'Africa.
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