No dell'Austria alla riapertura del confine con l'Italia Fugatti: intervenga il governo

Secondo il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, una riapertura del confine con l'Italia "sarebbe irresponsabile alla luce dei dati epidemiologici in Italia".

Un'eventuale riapertura entro l'estate "dipenderà esclusivamente dall'andamento in Italia", aggiunge Kurz in un'intervista al quotidiano Tiroler Tageszeitung.

Il cancelliere si dice soddisfatto del fatto che in Austria i dati del contagio siano bassi, nonostante una serie di aperture. "Hanno portato frutti i provvedimenti tempestivi e duri, come anche l'elevata disciplina della popolazione", afferma Kurz.

Intanto sempre l’Austria, insieme a Paesi Bassi, Danimarca e Svezia presenteranno una controproposta al piano Merkel-Macron annunciato ieri per lo stanziamento di 500 miliardi per l’emergenza.

Lo ha detto il cancelliere austriaco Sebastian Kurz sul quotidiano Oberösterreichischen Nachrichten. «Vogliamo essere solidali con gli stati che sono stati colpiti duramente dalla crisi, ma riteniamo che la strada giusta siano mutui e non contributi», ribadisce Kurz.

«Irresponsabile riaprire le frontiere o irresponsabile chiuderle? Una bella domanda», sottolinea il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti intervenendo nel dibattito in corso sulle misure adottate dall’Austria e rimarcate oggi in un’intervista dal cancelliere Sebastian Kurz. «Se la prudenza è d’obbligo - commenta Fugatti - altrettanto doveroso è chiedersi se davvero i due governi stanno mettendo in atto il massimo degli sforzi diplomatici ed organizzativi».

«Mi rivolgo in particolare al nostro - aggiunge Fugatti - perché non occorre risiedere a Trento o a Bolzano per rendersi conto che dal valico del Brennero dipende un ecosistema su cui poggia l’intero sistema Paese. Le Regioni stanno affrontando responsabilmente l’emergenza Covid 19, affrontando anche scelte in anticipo e correndo rischi per quanto possibile calcolati. Lo Stato ci aiuti esercitando le prerogative che gli appartengono per restituire all’Italia il ruolo importante che le spetta negli scenari di questa Fase 2 che richiede più che mai un concreto gioco di squadra».

«Il governo attivi subito tutti i canali politici e, se del caso, anche diplomatici per riaprire i confini con l’Austria. Il Trentino vive di turismo. Una Fase 2 degna di questo nome non può essere tale se imprese, agenzie di viaggio e operatori continuano ad essere penalizzati da questa chiusura». Lo afferma il presidente della provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.
«Allo stesso modo, l’Ue faccia la sua parte: non sapere se l’Italia potrà essere accessibile ai turisti stranieri è inaccettabile. Intere categorie economiche del nostro territorio sono appese ad un filo. Non c’è un minuto da perdere. Confidiamo nel tempismo e nel senso di responsabilità dell’esecutivo», conclude Fugatti.

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