Sciopero per le pensioni e devastazioni dei black bloc gettano Parigi nel caos

Pioggia di lacrimogeni, scontri, detonazioni: cresce la tensione a margine del corteo parigino contro la riforma delle pensioni voluta dal presidente Emmanuel Macron.

Un gruppo di black bloc composto da almeno 500 individui vestiti di nero si è appostato all’angolo del boulevard Magenta e Place de la République, nel cuore di Parigi, inscenando scontri e provocazioni con gli agenti di polizia costretti a replicare.

Treni, metropolitane, autobus, scuole pubbliche, ospedali, raccolta dei rifiuti: milioni di dipendenti del settore pubblico e privato oggi incrociano le braccia contro la riforma delle pensioni voluta dal presidente Emmanuel Macron mentre sono quasi 250 i cortei e le manifestazioni organizzate in tutto il Paese. Un 'giovedì nero', come dicono i media d'Oltralpe, che potrebbero protrarsi anche nei prossimi giorni o settimane.

A Parigi, per sorvegliare il corteo sono stati schierati 6.000 agenti.

Nel Paese che funziona a rilento, con tante attività a singhiozzo oppure sospese, ha chiuso i battenti anche la Tour Eiffel.

In una nota, la società Sete che gestisce la Dama di Ferro annuncia che oggi il personale non è "abbastanza numeroso per aprire il monumento in condizioni di sicurezza e di accoglienza ottimali per il pubblico". La Sete precisa tuttavia che il piazzale sotto alla Torre resta accessibile gratuitamente. Si ignora, invece, se resterà chiuso anche domani.

Sulla riforma previdenziale, una delle principali promessa, Macron si gioca il resto del suo quinquennato. Alcuni temono una ripetizione dei grandi scioperi del 1995, quando il Paese restò paralizzato per tre settimane, fino a Natale, con 2 milioni di lavoratori in piazza e un mesto dietro-front da parte del governo, con successive dimissioni dell'allora premier Alain Juppé e scioglimento del Parlamento. La giornata si annuncia pesantissima, a cominciare dal fronte dei trasporti. Dalle prime cifre, il movimento di protesta avrà un forte seguito e la percentuale media degli annullamenti di treni è del 90%.

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