Barcellona: terza notte di violenti scontri e barricate in fiamme

Terza notte di violenti scontri in Catalogna, in particolare a Barcellona e a Girona, dopo la condanna al carcere dei leader indipendentisti. Nel capoluogo i manifestanti hanno eretto barricate in strada, dato fuoco ad alcune auto e lanciato oggetti contro la polizia che ha risposto con cariche e lancio di lacrimogeni, riporta il sito di La Vanguardia. La sindaca di Barcellona, Ada Colau, ha affermato che al momento in città ci sono 40 focolai di incendi.

Almeno 41 persone sono rimaste ferite negli scontri, di cui 28 a Barcellona e 5 a Girona. Lo riferiscono i media spagnoli citando i servizi medici d'emergenza.

Tre persone sono invece state arrestate a Madrid, dove si è svolta una manifestazione di solidarietà con i leader catalani condannati alla quale hanno partecipato 500 persone.  

Oriol Junqueras, ex numero due del governo della Catalogna e uno dei leader indipendentisti condannati per il tentativo di secessione nel 2017, lancia un appello via Twitter a non cedere alle violenze che stanno scuotendo la regione e Barcellona dal giorno della sentenza. "Dobbiamo restare mobilitati ma respingendo la violenza da qualunque parte essa provenga", ha scritto sul suo profilo.

"Non abbiamo bisogno della violenza per vincere, è lo Stato che ne ha bisogno per sconfiggerci.  Mobilitazione e non violenza". Lo scrive su Twitter l'ex presidente della Catalogna, Carles Puigdemont, condannando le violenze in atto in diverse città catalane dopo la sentenza della Corte suprema spagnola con pene fino a 13 anni di carcere per altri 9 leader indipendentisti.

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