Kurz, dopo il trionfo europeo sfiducia a Vienna: voto anticipato

Domenica sera Sebastian Kurz è stato il trionfatore delle elezioni europee in Austria.

Ventiquattro ore dopo l’acclamazione della folla in piazza, è arrivata però la caduta in parlamento: il Nationalrat ha approvato infatti la mozione di sfiducia presentata dai socialdemocratici contro il cancelliere e il suo governo semi-tecnico.

Il 32enne Kurz entrerà nella storia non solo per essere stato il cancelliere più giovane, ma anche il meno longevo e soprattutto per essere stato il primo capo di governo austriaco ad essere sfiduciato.

La consolazione per lui è che si dovrebbe trattare solo di un breve periodo sabbatico, visto che gli austriaci, che ancora ieri hanno sostenuto a larga maggioranza la sua linea, a settembre torneranno alle urne dopo lo scandalo Ibiza-Gate.

Dopo la pubblicazione dell’imbarazzante video del vice cancelliere e leader della ultradestra Heinz Christian Strache con una sedicente oligarca russa, Kurz ha provocato le dimissioni di tutti i ministri Fpö chiedendo la testa del falco titolare degli Interni Herbert Kickl. I loro posti sono stati rimpiazzati con alcuni tecnici.
Il dibattito in parlamento sulla sfiducia ha dato il via alla campagna elettorale.

La leader dei socialdemocratici Pamela Rendi-Wagner ha accusato il cancelliere di aver tentato «un attacco sfrenato e sfacciato al potere».

La Spö ha criticato, tra l’altro, il fatto che ai neoministri tecnici siano stati affiancati capi di gabinetto targati övp.

Per l’ex collega di governo Kickl, «Kurz ha dimostrato il suo secondo volto, che non è quello gentile e sorridente». Mentre Norbert Hofer, che dopo le dimissioni di Strache ha assunto la guida della Fpö, ha accusato il cancelliere di aver affossato frettolosamente «un governo di successo e molto apprezzato» in Austria.

Kurz ha respinto l’accusa di essere affamato di potere, ribadendo di essersi impegnato «giorno e notte» per una soluzione che potesse dare stabilità al paese. In una sorta di comizio flash, il cancelliere ha poi accusato Spö e Fpö di essere già al lavoro per una nuova maggioranza, invitando i suoi simpatizzanti a «non lasciare spazio alla rabbia e all’odio». Il 32enne ha infine annunciato di aver assicurato al presidente «pieno e incondizionato sostegno ad un governo tecnico».

La parola passa ora proprio al presidente Alexander Van der Bellen. La via d’uscita, con ogni probabilità, sarà un governo composto solo da tecnici che porti il Paese alle elezioni. In attesa della nomina del suo successore, domani, salvo colpi di scena, Kurz sarà al vertice Ue di Bruxelles in veste di cancelliere facente funzioni.

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