Brexit: il Parlamento inglese boccia per la seconda volta la bozza di accordo con l'Ue

La Camera dei Comuni britannica ha bocciato stasera per la seconda volta l’accordo sulla Brexit patrocinato dal governo Tory della premier Theresa May. I deputati a favore sono stati 242, quelli contrari 391. Lo scarto è stato di 149 voti, inferiore rispetto ai meno 230 del primo tentativo andato a vuoto a gennaio con la peggiore sconfitta mai subita da un governo di Sua Maestà nella storia moderna del Regno Unito.

La premier Theresa May si è detta «profondamente dispiaciuta» per l’esito del voto e ha spiegato che domani si terrà un nuovo dibattito e un voto con cui il Parlamento deciderà se la Brexit avverrà il 29 marzo senza accordo. In caso di nuova bocciatura, giovedì si terrà un ulteriore voto per stabilire se chiedere un rinvio rispetto alla data del 29 marzo.

La premier ha detto che domani voterà contro l’opzione di un no deal in una mozione ad hoc e quindi giovedì onorerà la promessa di mettere ai voti un’ulteriore mozione sulla possibilità che il governo chieda «un breve» rinvio della Brexit rispetto al 29 marzo. Un rinvio - ha precisato - che può essere ottenuto solo se il Parlamento indicherà una strada: Brexit con questo accordo rivisto, con un altro accordo o secondo referendum. Ipotesi «non desiderabili», ma che «la Camera deve affrontare».

La sterlina cede terreno dopo il voto che ha bocciato l’accordo sulla Brexit, ma poi recupera terreno e si porta al di sopra dei minimi di oggi. Le quotazioni della valuta britannica viaggiano a 1,3132 sul dollaro da 1,3151 di ieri, dopo aver toccato oggi un minimo a 1,3002. Contro l’euro, la sterlina è a 1,1609 (da 1,1692 di ieri) dopo un minimo a 1,1555.

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