Sparatoria a Notre Dame Aggressore col martello

Paura a Notre Dame di Parigi: uno studente di origine algerina di circa 40 anni ha aggredito con un martello un agente della polizia municipale davanti alla Cattedrale gridando «questo è per la Siria». Immediata la risposta dei colleghi del poliziotto, che hanno sparato all'aggressore colpendolo al petto. L'aggressore, che aveva anche due coltelli, è stato portato via in ambulanza. Fonti vicine all'inchieste riferiscono che l'assalitore ha detto di essere «un soldato del Califfato» dell'Isis.

Il poliziotto aggredito, di circa 20 anni, ha invece riportato una lieve ferita al collo: «Sta bene - ha riferito il ministro dell'Interno Gerard Collomb - le sue condizioni sono buone, avrebbero potuto essere più gravi se il suo collega non avesse prontamente reagito». Intanto la situazione è tornata alla normalità.

Due ore dopo l'attacco il migliaio di persone - in gran parte turisti - che erano rinchiusi dentro la cattedrale sono stati fatti uscire. A gruppi, dopo essere stati perquisiti, le persone sono state fatte uscire e - ad uno ad uno - i poliziotti hanno mostrato la foto dell'aggressore, chiedendo a tutti se lo avessero visto. Lo spiegamento di polizia resta sulla spianata di Notre Dame, mentre sia il Pont Saint-Louis sia il quai della Senna adiacente, dove sorge la Prefettura, sono stati di nuovo aperti al traffico.

Le circa 900 persone rimaste bloccate all'interno di Notre Dame sono state fatte "progressivamente uscire dopo i controlli di rito"

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