Brexit e diritti cittadini Ue Rassicurazioni dal Labour

Garanzie unilaterali e immediate di tutela dei diritti acquisiti a tutti i cittadini Ue già residenti in Gran Bretagna (incluso centinaia di migliaia di italiani) fin dal «primo giorno» dopo il voto politico dell’8 giugno.

È la promessa per il dopo Brexit del Labour di Jeremy Corbyn, se mai dovesse vincere (a dispetto dei sondaggi per ora largamente favorevoli ai Conservatori) le elezioni anticipate.

Lo ha detto il ministro ombra laburista Keir Starmer, ribadendo che il suo partito non intende mettere in discussione il voto referendario del 2016, ma vuole una linea negoziale più morbida sulla Brexit rispetto a quella evocata da Theresa May, con la disponibilità a «un accordo di transizione» con Bruxelles e priorità al tema lavoro e lavoratori sull’immigrazione.

Ma Starmer ha promesso un’accelerazione pre negoziati sui cittadini Ue residenti nel regno e la rinuncia alla precondizione posta dalla premier Tory di un parallelo e contemporaneo riconoscimento da parte di tutti i 27 dei diritti degli «expats» britannici residenti nel continente.

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