Usa, il voto elettronico osteggiato da Trump

Donald Trump continua a mettere in dubbio l’efficacia del processo elettorale negli Stati Uniti e punta il dito questa volta in particolare contro il Texas (Stato tradizionalmente repubblicano).

Il candidato repubblicano ha raccolto e fatto sue lamentele postate sui social network che segnalano problemi alle urne nello Stato tra quelli dove è in corso il voto anticipato.

In sostanza si parla della possibilità che le macchine usate per il voto elettronico facciano cilecca, attribuendo in maniera errata la preferenza espressa.

Interpellato nello specifico Trump non ha però portato esempi concreti, in un’intervista è sembrato poi in parte fare marcia indietro, mentre le autorità statali texane hanno reagito con tempestività, affermando che stanno monitorando con attenzione la situazione ma che non è stato riscontrato alcun problema.

In verità, inidpendentemente dalle dichiarazioni del tycoon, negli Usa problemi legati ad un sitema di voto disomogeneo e un po’ macchinoso si erano registrati in maniera pesante anche nel 2000, quando il candidato democratico Al Gore perse di un soffio la corsa con il suo avverarsio George W.Bush.

 

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