Le università turche comprano in Cina i cadaveri per le lezioni di anatomia

I prodotti cinesi già invadono il mercato turco, e la facoltà di medicina dell’università di Hacettepe ad Ankara ha previsto di allargare ulteriormente la gamma delle «merci» in arrivo da Pechino aggiungendovi i cadaveri per le sale di dissezione dei suoi studenti.

In Turchia infatti - spiega «Sabah online» - c’è ormai penuria di cadaveri. Le famiglie sono reticenti a donare le salme dei loro cari alle università, mentre in Cina a quanto pare ce ne sono in abbondanza. E al «mercato» cinese ha così deciso di rivolgersi l’Università di Ankara, che sarà probabilmente seguita dagli altri atenei turchi. «Qui ogni facoltà ha solo due cadaveri, e a volte gli studenti non riescono nemmeno a toccarli», spiega il direttore delle ricerche dell’Università Hacettepe, Abdurrahman Gungor, «mentre in Cina ogni classe ne ha uno».

Una legge approvata l’anno scorso dal parlamento di Ankara autorizza ora le università a importare cadaveri. Hacettepe ne ha già comprati sei negli Usa. Il prezzo è di circa 15mila dollari all’unità. Ma nel mondo occidentale è penuria quasi ovunque, anche perché oltre alle facoltà di medicina c’è una forte domanda anche da parte delle aziende farmaceutiche. E gli studenti di medicina, spiega Gungor, «devono fare pratica, fare dissezioni di corpi, esaminare i tessuti viventi» non surrogati di plastica.

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