Carenza di vaccini, in Italia arrivato un terzo del previsto, e solo il 5,9% degli ultra80 ha avuto la prima dose

ROMA, - La campagna vaccinale contro il Covid in Italia è "ostaggio di forniture centellinate" e procede a rilento. "Sono arrivate infatti solo un terzo delle dosi attese nel primo trimestre", nell'ultima settimana "frenano le somministrazioni" e solo 6 over 80 su 100 hanno avuto almeno una dose di vaccino.

A evidenziarlo è un nuovo monitoraggio della Fondazione Gimbe. Nel dettaglio, al 17 febbraio sono state consegnate alle Regioni 4,07 milioni di dosi, pari al 31,8% dei 12,8 milioni attesi per il primo trimestre 2021. Si tratta del 44,7% di quelle annunciate da Pfizer, il 18,4% dello stock da 1,3 milioni previsto da Moderna e di 542mila dosi su 4,2 milioni (13%) di Astrazeneca.

"Se da un lato vengono correttamente accantonate le dosi per il richiamo - puntualizza il presidente Gimbe Nino Cartabellotta - dall'altro nell'ultima settimana si rileva un rallentamento delle somministrazioni di quasi il 30%, possibile spia di difficoltà organizzative della campagna vaccinale fuori da ospedali e Rsa". La vera criticità di questa fase 1 della campagna vaccinale, tuttavia, precisa Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione, "è che solo il 5,9% degli over 80 ha ricevuto almeno una dose di vaccino, e solo il 2,7% ha completato il ciclo vaccinale, percentuali molto lontane dal target raccomandato dalla Commissione Europea per questa fascia di età: 80% entro il 31 marzo 2021".

Per raggiungere questo obiettivo, conclude, "bisognerebbe vaccinare entro quella data circa 3,5 milioni di over 80, di cui quasi 3,3 milioni non hanno ancora ricevuto la prima dose". 

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