Clonano sito di biglietti online e truffano i fan di Vasco Rossi Interviene la polizia postale

Associazione per delinquere, sostituzione di persona, turbativa della libertà dell´industria e del commercio, contraffazione del marchio, indebito utilizzo di carte di credito e truffa continuata: questi i reati per cui sono indagate sei persone, ritenute appartenenti a un sodalizio di cybercriminali che avrebbe clonato il sito di un’importante agenzia di vendita di ticket on-line truffando circa 1.400 fan che avevano acquistato i biglietti del tour 2018 di Vasco Rossi.

A scoprirlo la polizia postale.
L´indagine, coordinata dal sostituto procuratore di Bologna, Luca Alfredo Davide Venturi, ha consentito di rilevare come i siti internet, le sim telefoniche ed i conti correnti utilizzati per ricevere i pagamenti delle false prenotazioni per i concerti, fossero intestati a dei ‘prestanomè: un 61enne di Albignasego (Padova) e un 43enne moldavo regolarmente residente a Fontaniva (Padova) titolare di una società milanese di carpenteria.

Nel marzo scorso, il compartimento di Polizia postale e delle comunicazioni di Bologna, coadiuvato dall´omologo Compartimento di Cagliari, ha eseguito sul territorio sardo, sulla base di ulteriori decreti emessi della Procura della Repubblica di Bologna, due perquisizioni a carico dei vertici dell´organizzazione.

Sequestrati agli indagati sardi un tablet e alcune sim card, due delle quali particolarmente importanti per le indagini. Le due schede risultavano, infatti, aver «sollecitato», negli stessi momenti, le medesime celle del territorio nazionale a cui si connettevano le sim dati utilizzate per le frodi, a riprova che i due indagati avevano avuto nella loro disponibilità anche queste ultime e quindi delle loro responsabilità quali ideatori del progetto criminale.

«L’artista ha fatto di tutto per garantire la sicurezza, Best Union e Vivaticket sono affidabilissimi e sono stati fatti passi da gigante. Gli sforzi sono enormi, ma c’è un livello che è incontrollabile», dice l’avvocato Guido Magnisi, difensore di Vasco Rossi e Vivaticket, commentando l’operazione della polizia.

«Il danno vero lo hanno i ragazzini, che magari risparmiano per un anno e chiedono i soldi ai genitori per andare al concerto e poi hanno questa sorpresa. Ignoro se l’indagine sia arrivata a lambire anche il 2020, ma in quel caso, con i concerti annullati, ci sarebbe un enorme cinismo e sarebbe molto triste», prosegue il legale.

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