L'abbandono scolastico preoccupa: l'indagine

L’Italia è uno dei Paesi europei dove il fenomeno dell’abbandono scolastico è più frequente.

Lo dice un report di Open Polis pubblicato oggi, che afferma che i giovani tra i 18-24 anni con la sola licenza media nel nostro paese sono il 13,5% del totale, un dato superato solo da Spagna e Malta.

Una media nazionale che nasconde un divario molto ampio nella diffusione del fenomeno. Se tra gli alunni di cittadinanza italiana è l’11,3% ad abbandonare gli studi precocemente, tra quelli di cittadinanza straniera la quota sale al 36,5%.

Le barriere linguistiche e culturali e le condizioni economiche della famiglia di origine, in media più svantaggiate, ostacolano l’integrazione dei minori stranieri nelle scuole, esponendoli in modo particolare al rischio di povertà educativa. Che comprende, tra gli altri, l’uscita precoce dagli studi.

Secondo Open Polis, abbandonare la scuola prima del tempo ha naturalmente conseguenze negative sul futuro dei giovani. Spesso comporta maggiori difficoltà a trovare un impiego e il rischio di ricadere in condizioni di disagio economico e sociale.

Le stesse che molto spesso sono all’origine dell’abbandono. Nel 2019, a livello comunitario il target sulla riduzione dell’abbandono scolastico al di sotto del 10% è stato quasi raggiunto.

Tuttavia, tra i paesi Ue per cui sono disponibili i dati 2019, diversi presentano tassi di abbandono superiori al 10%. Non solo Italia, Spagna, Malta, come abbiamo anticipato in precedenza, ma anche Regno Unito, Portogallo e Germania. E i valori medi si alzano ulteriormente, se si considerano solo i cittadini stranieri.

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