In Italia 6mila minori vittime di violenze: in aumento del 3%

I reati contro i minori in Italia hanno una continua crescita che dal 2009 al 2018 ha visto un incremento di ben il 43%. Nel 2018 sono stati 5.990 i minori vittime di violenze, il 3% in più rispetto rispetto all’anno precedente. Ancora una volta nella maggior parte dei casi si tratta di bambine e ragazze, pari al 59,4% dei casi. Un terzo ha subito reati all’interno della famiglia, il contesto che più dovrebbe proteggerli: i maltrattamenti, con 1.965 vittime (il 52,47% femmine) sono aumentati del 14% e l’abuso dei mezzi di correzione con 374 vittime è salito del 7%.

La drammatica fotografia viene dai dati elaborati dal Comando Interforze per il Dossier della campagna “Indifesa” di Terre des Hommes, presentato a Palazzo Montecitorio alla presenza della ministra per le Pari Opportunità e per la Famiglia Elena Bonetti e il ministro per i Giovani e lo Sport Vincenzo Spadafora, alla vigilia della Giornata Mondiale delle Bambine dell’11 ottobre.

La violenza sessuale è il secondo reato per numero di vittime: 656 nel 2018, l’89% bambine e ragazze. A cui si aggiungono le vittime di violenza sessuale aggravata, che ha visto lo scorso anno 383 vittime, l’84% femmine. In entrambi i casi si registra un calo contenuto (rispettivamente -6% e -1%), che solo in parte bilancia l’enormità del numero totale.

Secondo la ministra Bonetti, non basta supportate e incentivare a denunciare le donne vittime di violenza, ma è necessario anche attivare dei percorsi di «educazione all’accoglienza» e soprattutto «attivare delle reti sociali» per non lasciarle da sole, spesso con figli a carico. «C’è molto da fare - ha ammesso la ministra - lo faremo e continueremo a farlo». Spadafora ha posto l’accento sull’importanza del Rapporto «perchè Terre des Hommes fornisce dati, storie e numeri certi e questo aiuta ad orientare l’attività del Governo e delle istituzioni» ed ha annunciato che coinvolgerà i giovani «in campagne culturali proprio per insegnare il rispetto di genere».

Il rapporto fornisce una panoramica delle condizioni delle bambine e delle ragazze non solo in Italia, ma nel mondo: dai 68 milioni di bambine che fino al 2030 saranno sottoposte a mutilazioni genitali, ai 130 milioni di bambine e ragazze escluse dalla scuola o dei 12 milioni di ragazze sotto i 18 anni che si sposano con uomini più grandi e i 2 milioni di ragazze con meno di 15 anni rimango incinte; ed ancora delle minori con disabilità, vittime delle violenze di genere dieci volte di più rispetto alle loro coetanee senza disabilità.

Quest’anno per la prima volta l’indagine ha analizzato anche i reati nelle regioni italiane: nel 2018 è stata la Lombardia ha registrare il maggior numero di reati contro i minori con 1.090 vittime, seguita da Sicilia, Emilia Romagna e Lazio. Proprio nel Lazio vi è stato l’incremento più consistente con il +25%: da 400 vittime del 2017 si è passati a 552 vittime nel 2018. Sempre il Lazio detiene il triste primato per il reato di omicidio volontario: 5 i minori, 4 dei quali erano bambine. Anche per i reati di violenza sessuale la Lombardia ha registrato il record con 126 vittime (90% femmine). Al Governo la presidente di Terre des Hommes, Donatella Vergari, ha chiesto un «maggior impegno nel contrasto e nella prevenzione della violenza e delle discriminazione di genere».

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