Il Tar: revisione della patente possibile anche se si commette una sola infrazione grave

Patente sempre più a rischio per gli automobilisti indisciplinati.

Il Tar del Piemonte ha sentenziato che basta provocare un incidente a seguito di un sorpasso azzardato per essere sottoposti al procedimento di revisione della patente e, quindi, essere costretti a sostenere nuovamente gli esami.

Con il pronunciamento numero 667/19, pubblicato il 5 giugno, la seconda sezione di Torino del Tribunale amministrativo ha, infatti, spiegato che se "in linea di principio, una sola infrazione alle norme del Codice della Strada non può costituire, di per sé e indipendentemente da ogni valutazione circa l'idoneità e la capacità di guida del conducente, il presupposto del provvedimento inteso a prescrivere la revisione della patente", in taluni casi come quello oggetto del pronunciamento, in cui un'automobilista sorpassando ad alta velocità un altro veicolo su una strada a doppio senso aveva causato uno scontro con un mezzo pesante che procedeva in senso contrario, "non può in concreto escludersi che la natura e le circostanze dell'infrazione siano di per sè inequivocabilmente idonee ad attestare la sussistenza dei presupposti indicati dall'art. 128 del codice (Consiglio di Stato sez. VI 1 settembre 2009 n. 5116; sez. IV 3/10/2018 n. 5682)".

Di qui la revisione della licenza di guida per cui il soggetto sanzionato, per non perdere il 'documento rosà, deve sostenerne nuovamente l'esame. Nel diffondere il testo della sentenza e commentarne gli effetti, gli esperti del quotidiano di informazione giuridica dirittoegiustizia.it della Giuffrè Francis Lefebvre chiariscono: "Il provvedimento di revisione della patente di guida è legittimo anche se basato solo su una grave infrazione alle regole stradali. Secondo quanto previsto dalla normativa e dagli orientamenti attuali, basta quindi questa singola grave violazione per fare insorgere dubbi concreti sulla persistenza dell'idoneità tecnica dell'automobilista".

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